La tragedia di Città della Pieve: "E’ entrata al supermercato urlando: è morto"

Po’ Bandino è sotto choc. Il racconto di un testimone: "Il piccolo è stato disteso sulla cassa" . I negozianti: "E’ stato terribile"

Il casolare abbandonato, vicino al market della tragedia

Il casolare abbandonato, vicino al market della tragedia

Città della Pieve (Perugia), 2 ottobre 2021 - «E’ entrata nel supermercato con il bambino in braccio, urlando che era morto. Lo ha ripetuto più volte, mentre lo posava sul nastro trasportatore di una cassa. C’era sangue, è stato terribile". Sono stati attimi di panico e smarrimento, ieri pomeriggio alla Lidl di Po’ Bandino, dove un bimbo di appena due anni è stato portato dalla mamma al market ferito a morte. I dipendenti hanno cercato di aiutare la donna e il piccolo, fino all’arrivo dei sanitari. Un impiegato chiusino ha assistito con altre persone alla scena. "Ho visto questa signora che mi è sembrata subito di origine straniera - racconta il testimone che chiede di restare anonimo - proveniva con fare trafelato dal campo incolto che sta di fronte al supermercato. E’ arrivata con questo bimbo in braccio, è entrata nel negozio urlando che era morto. Lo ha ripetuto varie volte, quelle urla mi hanno impressionato. Poi con gli addetti del market il bimbo è stato disteso sul rullo della cassa. Si è capito che qualcosa non andava. All’inizio la signora ha pure negato di essere la mamma, da quello che mi è parso di sentire. Ero impietrito. Poi i soccorritori hanno alzato la maglietta e sotto era sporco di sangue. Dicevano che c’era un buco nello stomaco, forse causato da una coltellata. Non ho visto o sentito altro. Sono scioccato".

Dentro il locale si è creato il panico. Disperati i dipendenti e i clienti, che hanno chiamato subito i soccorsi. Ma al loro arrivo il bimbo purtroppo era già morto. Sul suo corpicino c’erano, da quel che si apprende, numerose ferite da arma da taglio, su collo e torace. La donna, 43 anni di origini ungheresi, è stata medicata sul posto.

Po’ Bandino è sotto choc. Tutta l’area è stata blindata dai carabinieri, che hanno effettuato rilievi e raccolto testimonianze. Vicino al supermercato si trovano numerose attività. Una ferramenta, una concessionaria, una sanitaria e un altro supermercato. Ma la gente non ha voglia di parlare. Corre via veloce, con la testa bassa. "Abbiamo sentito le urla, poco dopo le sirene dell’ambulanza e delle forze dell’ordine - racconta un negoziante - Pensavamo tutti a un incidente, siamo usciti fuori, sulla strada, per capire cosa stesse succedendo ma non potevamo immaginare questa tragedia. Siamo tutti sconvolti e preghiamo per il piccolo angelo".