REDAZIONE UMBRIA

Don Fanucci, un commosso addio

Gubbio, grande partecipazione ai funerali di Don Angelo. Il vescovo Bedini ne ha ricordato lo spirito di servizio

In una chiesa di San Francesco affollata nei limiti consentiti dalle attuali normative, si sono svolti ieri i funerali di Don Angelo Maria Fanucci, il sacerdote dei giovani e degli ultimi deceduto nelle prime ore di martedì, concelebrati dal Vescovo Luciano Paolucci Bedini e dal clero diocesano.

Una cerimonia semplice, attraversata da commozione e gratitudine, alla quale hanno partecipato oltre ad una rappresentanza di quella Comunità di Capodarco cui Don Angelo ha dedicato, ma non è stata la sola, ogni risorsa, i sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino, Stirati e Presciutti, amici, fedeli e cittadini. Nel corso di una omelia molto belle ed efficace, il Vescovo, che non è riuscito a tratti a nascondere la sua commozione, ha sintetizzato in maniera efficace la figura e l’opera di Don Angelo.

"Mi accosto alla grande testimonianza di questo sacerdote in punta di piedi, con grande rispetto e gratitudine"che "ha fatto quello che ha fatto perché era un prete che aveva donato la sua vita agli altri sull’esempio di Gesù". "Questa storia che Don Angelo ha vissuto – ha sottolineato - viene ora riconsegnata a Dio e torna da dove è scaturita come potenza". Quindi la conclusione: "Oggi Don Angelo, si presenta al Signore come quei fratelli che ha servito per tutta la vita, ed il Signore della carità e della misericordia lo accoglie, lo abbraccia e lo introduce alla gioia eterna". Questa la conclusione del Vescovo Luciano che ha annunciato, quando la situazione generale sarà migliore, iniziative ed occasioni per ricordarlo in maniera appropriata e nei termini dovuti.

A cerimonia conclusa il Presule ha portato la partecipazione dell’emerito Ceccobelli e di don Roberto Revelante, collaboratore del sacerdote appena scomparso, ed ha dato anche lettura della commovente lettera di Franchino, il "figlio" che don Angelo aveva adottato come ulteriore gesto di condivisione nel 1974. "Caro babbo, mi fa tanto male il cuore se penso che non sarai più con me. Grato ti porterò per sempre nel mio cuore e ti voglio tanto bene. Franchino". La morte di Don Fanucci - la cui salma è stata tumulata nella natia Scheggia accanto a quella dei genitori e dei fratelli – ha suscitato una vasta eco di commozione di partecipazione.

L’ hanno testimoniata tra i tanti anche l’ex sindaco Goracci, il Presidente ed il consigliere della Provincia di Perugia Bacchetta e Stefano Ceccarelli, le Acli e da altri ancora.

g.b.