’Diamo anima a Perugia’. Parte la sfida di Vittoria: "Partecipazione e passione per rilanciare la città"

Il debutto in pubblico della candidata a sindaco del centrosinistra "Camminerò nei quartieri per ascoltare la gente, sarà il viaggio più bello".

’Diamo anima a Perugia’. Parte la sfida di Vittoria: "Partecipazione e passione per rilanciare la città"

’Diamo anima a Perugia’. Parte la sfida di Vittoria: "Partecipazione e passione per rilanciare la città"

di Roberto Borgioni

PERUGIA

"Siete pazzi...", sussurra al microfono mentre le luci si accendono e il ’Capitini’ stracolmo le tributa in piedi la standing ovation. Eccola, Vittoria Ferdinandi, la donna scelta del centrosinistra per cercare di riprendere il governo di Perugia. Il giorno della presentazione della candidatura a sindaco si trasforma in un evento di popolo nel quale tutto si fonde, si accende, si amalgama.

Lei, sul palco, ha la forza di mantenere lucidità e idee chiare. Con due parole chiave: passione e partecipazione. "La decisione di candidarmi – dice alla platea a dir poco accesa – è arrivata per la passione civica che si alimenta di una grande convinzione, quella secondo cui l’unico scopo per l’uomo è la responsabilità verso gli altri uomini. La passione non è qualcosa che può essere messa a tacere, continua a spingere verso l’aiuto agli altri". E poi: "Passo dopo passo incontrerò i perugini attraversando a piedi i 52 quartieri di Perugia. Sono sicura che sarà uno dei viaggi più belli della mia vita. Questa è la politica: riconnettersi alle persone. Alla fine di questo percorso presenteremo il programma elettorale a tutta la città".

Ferdinandi ha lanciato così le sue idee per Perugia: "Istituire i Consigli territoriali di partecipazione. Dopo l’abolizione delle circoscrizioni vogliamo ripristinare nuove forme di partecipazione per la città. Le zone più lontane dall’acropoli, ma anche quelle alle porte della città, da 10 anni non sono ascoltate dall’amministrazione. La voce dei quartieri deve tornare a contare. Pensiamo ad una Perugia Capitale dello Sport e a istituire una consulta che ripensi anche al futuro dello stadio Curi. Mi piacerebbe che la guidasse una bandiera del Grifo. Pensiamo ad una Perugia città della salute: serve un nuovo protagonismo dell’amministrazione comunale in difesa dei cittadini. Pensiamo a una Perugia come capofila di un modello di sanità pubblica e di prossimità, da integrare con l’ospedale". Grande spazio alla mobilità, per assicurare una città "in 15 minuti". E poi i temi della pace, della solidarietà, del pensiero comune. "Abbiamo meno di 100 giorni per giocare una partita il cui destino sembrava già scritto". Il popolo del ’Capitini’ , in piedi, batte le mani.