
Con 100 sezioni scrutinate su 129 è impietoso per la Lega il paragone delle preferenze con le comunali del 2018: il Carroccio crolla dal 29 al 4%, in calo anche rispetto alle politiche di settembre in cui aveva strappato un 8%. Molti partiti tradizionali segnano comunque il passo, dovendo fare i conticon i voti conquistati dall’outsider Stefano Bandecchi e dalle sue liste. Fratelli d’Italia si attesta al 17%, facendo un netto balzo in avanti rispetto alle amministrative del 2018 (6,3) ma rimanendo ben distante dal 30% delle ultime politiche. Tiene e resta in linea Forza Italia, sempre poco sopra il 6% in tutte e tre le tornate considerate, l’attuale ( come detto 100 sezioni scrutinate su 129), le comunali 2018 e le politiche 2022. Lo stesso vale per Terni Civica, che resta intorno al 2,5%. A sinistra, confronto decisamente negativo anche per il M5S. I pentastellati non vanno oltre un 6,5% a confronto delle amministrative del 2018 che, senza liste d’appoggio, li vedeva comunque ben oltre il 24. Il M5S arretra anche rispetto alle politiche di settembre, quando superò il 14%. Il Pd supera il 15%, va oltre il 12 del 2018 ma scende rispetto al 20 delle politiche.A destra la lista Masselli Sindaco incassa un lusinghiero 6% che la colloca come terza forza della coalizione, sopra la Lega. A sinistra le liste in appoggio a Kenny e Fiorelli non vanno oltre il 4 (le prime) e il 3 (le seconde)Nello schieramento di Bandecchi fa un figurone la lista Con Bandecchi, che sfiora il 13% e doppia Alternativa Popolare.