
"Crisi idrica, impianti più efficienti". Così la Bonificazione corre ai ripari
"Speriamo che piova". È il pensiero unanime dei circa 3mila agricoltori dell’area compresa tra Spoleto e Foligno perché a memoria anche dei più anziani non si ricorda un inverno di così scarse precipitazioni. A pagare le conseguenze di questa situazione che riguarda tutto il centro Italia potrebbe essere il settore agricoltura e la conferma arriva anche dal Consorzio di bonificazione Umbra. "È in corso una stagione invernale finora avara di piogge significative – spiega la Bonificazione –, indispensabili per riempire i bacini necessari a soddisfare le esigenze irrigue del periodo primaverile-estivo, e poco ci si dovrà aspettare dalla stagione primaverile riguardo lo scioglimento delle nevi data la scarsità delle precipitazioni nevose sulle montagne che circondano la Valle umbra".
Gli impianti irrigui del Consorzio, a pioggia (distretto a valle di Spoleto, distretto in destra fiume Topino nel comune di Foligno e distretto piana di Trevi e Montefalco nei comuni di Trevi, Montefalco e Castel Ritaldi) e a scorrimento (distretto in sinistra fiume Topino, distretto Bordoni, distretto Rioveggiano e Canale Formella in comune di Foligno), ricevono acqua che deriva dalla diga di Arezzo e dai fiumi Topino, Clitunno e Menotre. "Se ad oggi non si può prevedere quale sarà la portata dei fiumi che servono gli impianti irrigui – precisa la Bonificazione –, si deve però registrare che la diga sul torrente Marroggia, in località Arezzo di Spoleto, a oggi presenta una quota di invaso di 398,16 su un totale di 405,50, quindi un volume disponibile per l’irrigazione pari al 44,08%".
"Gli impianti irrigui consortili servono circa 5mila ettari di terreno e oltre 3mila utenze – specifica Candia Marcucci, direttore del Consorzio –, a fronte del ripetersi sempre più frequente di fasi di scarsità idrica, il Consorzio sta lavorando per rendere gli impianti più efficienti, ridurre le perdite e incentivare il risparmio dell’acqua irrigua". Si tratta di interventi strutturali, come quello finanziato dal Ministero dell’Agricoltura per circa 10 milioni di euro, che ci consentirà di sostituire parte delle condotte che dalla diga di Arezzo servono l’impianto di Spoleto e per l’installazione di idrocontatori. Sono inoltre in corso lavori per circa 5 milioni di euro per ampliare l’impianto di irrigazione di Trevi al cosiddetto Distretto del Sedano Nero. "Contiamo di ultimare entrambi gli interventi nel corso del 2024 – comunica il presidente Paolo Montioni – e di poter ottenere un finanziamento per l’ammodernamento degli impianti irrigui a pioggia nel folignate".