Covid, l'Umbria diventa zona arancione per due settimane. Ecco le nuove regole

Chiusi bar e ristoranti ma non per l'asporto, divieto di uscire dal proprio comune senza valido motivo

Test Covid

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Perugia, 9 novembre 2020 - L'Umbria da mercoledì 11 novembre diventerà zona arancione per i prossimi 14 giorni così come Abruzzo, Basilicata, Liguria e Toscana. Il primo ocmmento della presidente Donatella tesei: "Ulteriori ripercussioni per bar e ristoranti".

"Il governo - ha detto Tesei - ora deve garantire sostegno alle attività per fronteggiare la crisi. Questa non è solo un'emergenza sanitaria, ma è anche emergenza economica. Misure decreto ristoro sufficienti? Non lo so, sono misure. Ora il governo deve essere pronto ad adeguarle alla situazione"

Poi ha proseguito: "L'evoluzione e i numeri di questa ondata di Covid stanno facendo cambiare i 'colori' con molta velocità. Sto guardando l'ascesa della curva di ascesa del contagio - ha detto ancora Tesei -, è repentina e velocissima praticamente in tutte le regioni. Ci sono pochissime differenziazioni. Dopo di che io mi auguro che a breve tutta l'Italia torni a essere verde e fuori dall'emergenza ma bisogna essere in qualche modo pragmatici. Quello che sto vedendo una diffusività tale del virus che sta interessando tutte le regioni".

"Come ho già detto quando eravamo in zona gialla, quella del ministero non è una pagella o una classifica, è l'analisi, attraverso alcuni parametri, di una situazione che è in evoluzione in tutto il territorio nazionale. Le restrizioni che ne conseguono non sono dunque 'punizioni' ma provvedimenti a cui ci adegueremo e che in parte, come ad esempio la dad per le scuole medie, avevamo già anticipato"

Le regole in zona arancione

In una regione in zona arancione i suoi cittadini non possono spostarsi in altre regioni salvo comprovati motivi di lavoro, di salute o di necessità. Sono vietati anche gli spostamenti fuori dal proprio comune salvo i soliti motivi di lavoro, salute o necessità (serve l'autocertificazione).

Si può fare sport purché all'aperto e all'interno del proprio comune, sono chiuse palestre, piscine e centri sportivi.

Ovviamente vale il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino come in tutta Italia. 

Chiusi bar, ristoranti e pasticcerie, che possono fino alle 22 vendere cibo da asporto.

Negozi aperti ma chiusi i centri commerciali non alimentari nei festivi e prefestivi.