Covid Umbria, 319 nuovi casi. Ricoveri stabili. Mappa Ue, la regione resta rosso scuro

Il dati dei contagi nel nuovo bollettino. Prosegue a ritmo alto la campagna vaccinale

Un paziente in terapia intensiva

Un paziente in terapia intensiva

Perugia, 18 febbraio 2021 - Sono 319 i nuovi casi di coronavirus in Umbria nella giornata di giovedì 18 febbraio. Restano stabili i ricoveri. Sono alcuni dei dati del nuovo bollettino diffuso dalla Regione nella sua dashboard. La situazione viene costantemente monitorata. Sono stati circa 3800 i tamponi effettuati in un giorno. Nella giornata di mercoledì 17 i nuovi contagi erano stati 438 i nuovi positivi registrati. 

La Regione chiede più vaccini

«In base ai dati ufficiali del Governo siamo tra le prime regioni italiane per capacità vaccinale per il Covid»: lo ha rivendicato la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei intervenendo in Assemblea legislativa. «Abbiamo una capacità, in base alle dosi che ci vengono date, di circa 1.800 somministrazioni al giorno che possono essere implementate. Ma è evidente che se non arrivano i vaccini questa capacità non la possiamo espletare. Questo è il tema» ha aggiunto. Tesei ha ricordato di avere chiesto «ulteriori 50 mila vaccini rispetto a quelli che spettano all'Umbria». «Perché abbiamo la possibilità di poterli somministrare - ha sottolineato -, di poterlo fare in modo veloce e in questo momento potrebbe essere molto importante averli. Così come abbiamo chiesto di essere inseriti immediatamente nella sperimentazione delle cure con anticorpi monoclonali. Tutto fatto non velocemente ma di più».

Le terapie intensive in calo, ma l'Umbria è in forte contro-tendenza

Continua a calare, a livello nazionale, il numero delle terapie intensive occupate da pazienti Covid. Le percentuali si attestano infatti al 23%, ben 7 punti sotto la soglia critica del 30% e in calo di 4 punti rispetto ai dati di tre settimane fa. È quanto si osserva nel monitoraggio quotidiano dell'Agenas aggiornato al 17 febbraio. Sei regioni tuttavia sono in situazione ancora critica, ovvero Abruzzo (33%), Friuli Venezia Giulia (34%), Marche (33%), Molise (31%), Bolzano (39%) e soprattutto Umbria, dove il 59% dei posti in terapia intensiva è occupato da pazienti Covid e dove è stata rilevata la circolazione di varianti.

L'Umbria è in rosso scuro nella mappa Ue

L' Umbria e le province autonome di Trento e di Bolzano restano le uniche aree italiane ad alta incidenza di contagi da Covid 19, in rosso scuro nella mappa aggiornata del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). La situazione non è cambiata dalla settimana scorsa, fatta eccezione per la Sardegna che si aggiunge alla Val d'Aosta come uniche regioni arancioni. Nel resto d'Europa, il rosso scuro continua a coprire buona parte della Penisola iberica, il Sud della Francia, le regioni slovene al confine con l'Italia, la Cechia, le aree limitrofe di Slovacchia e Germania, Lettonia, Estonia,Svezia meridionale.

"Caffé sospeso" per i medici a Terni

Torna, all'ospedale Santa Maria di Terni, l'appuntamento con il «caffè sospeso», per dire grazie a tutto il personale sanitario e ai volontari ormai da un anno in prima linea nella gestione dell'emergenza Covid. L'iniziativa - già promossa a novembre nella struttura dall'associazione I Pagliacci e dal bar della struttura - verrà replicata sabato, in occasione della Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato. Dalle 6.30 alle 18 i professionisti della sanità e i volontari potranno consumare il caffè offerto dagli Ordini dei medici, degli infermieri, delle ostetriche, dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione e da un significativo gruppo di associazioni di volontariato (Aumat, Aucc, Lilt, I Pagliacci, Auser, Age, Croce Rossa di Terni e di Avigliano Umbro e Ambulaife).