Perugia, 14 marzo 2023 – Si è collegato in video dal carcere di Opera, ha preso la parola per contestare, a quanto è stato possibile apprendere, la misura del 41 bis a cui è ristretto e contro la quale da mesi protesta con lo sciopero della fame.
Al carcere di Capanne di Perugia, l’udienza del tribunale del Riesame che deve valutare la richiesta della revoca delle misure cautelari nei confronti di Alfredo Cospito e altri cinque anarchici umbri, indagati dalla Procura della Repubblica di Perugia, nell’ambito dell’inchiesta Sibilla, per l’ipotesi di istigazione all’eversione. Istigazione che si sarebbe concretizzata anche con la diffusione della pubblicazione “aperiodica” Il Vetriolo nella quale figuravano anche scritti di Cospito, già detenuto dopo la condanna per il ferimento dell'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi e per gli attentati alla Scuola carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo.
Dopo la revoca delle misure disposte dal gip nel 2021, la Procura di Perugia aveva fatto ricorso in Cassazione, Cassazione che a sua volta aveva rimandato gli atti al Riesame del capoluogo umbro.
Manifestazione degli anarchici
Intanto fuori dal carcere una trentina di militanti ha manifestato a sostegno di Cospito e degli altri indagati e contro il 41 bis. Come Cospito, anche gli altri indagati presenti all’udienza, sono intervenuti con dichiarazioni spontanee. "Fuori Alfredo dal 41 bis" recita uno dei drappi. «Con la penna, con il pensiero, con l'azione. Libertà per i compagni» si legge su un altro. L'area del carcere di Capanne è controllata da un imponente servizio di sicurezza. Controlli anche sulle strade d'accesso al carcere. Il Riesame si è riservato.