Scontri per Cospito a Torino, tra gli anarchici denunciati ci sono anche degli umbri

In tutto le persone finite nel mirino della magistratura sono 47. Il questore della cità piemontese ha anche emesso 28 fogli di via obbligatori da uno a tre anni

Gli scontri tra anarchici e polizia a Torino (Foto Ansa)
Gli scontri tra anarchici e polizia a Torino (Foto Ansa)

Perugia, 9 marzo 2023 – Ci sono anche attivisti umbri tra gli anarchici coinvolti nei disordini che si sono verificati sabato scorso a Torino. Sono 47 le persone denunciate a vario titolo, per i fatti avvenuti durante il corteo, organizzato in segno di solidarietà ad Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41bis e in sciopero della fame da quasi 4 mesi. A 27 persone è stato sequestrato materiale esplodente e oggetti come caschi, maschere antigas, martelli, piedi di porco, bombe carte, bastoni, fumogeni, coltelli, petardi, scudi. Altre 16 sono state denunciate per porto di oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Quattro anarchici sono stati denunciati soltanto per resistenza a pubblico ufficiale. Il questore di Torino ha anche emesso 28 fogli di via obbligatori con divieto di ritorno nel comune di Torino, per un periodo variabile da 1 a 3 anni, nei confronti di altrettanti manifestanti, provenienti da altre province d’Italia, tra cui appunto Perugia, Vicenza, Roma, Pisa, Milano, Monza e Brianza, Varese, Modena, Trieste, Trento, Treviso, Gorizia.

Esponenti della galassia anarchica di Foligno e Spoleto erano stati denunciati anche in seguito altre due manifestazioni di protesta a Roma, davanti alla Rai, e al teatro Argentina. In quella circostanza, erano state effettuate anche delle perquisizioni nelle abitazioni degli indagati e al circolo folignate “La Faglia“. Proprio al circolo farebbe riferimento la chat in cui è comparsa una frase ritenuta minacciosa nei confronti del procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, in seguito a un suo intervento in commissione al Senato, in relazione al caso Cospito e al 41 bis, a cui è stato ristretto anche in seguito all’inchiesta del capoluogo umbro su una presunta attività di propaganda eversiva, realizzata anche con gli scritti dello stesso Cospito comparsi su una pubblicazione dal titolo Vetriolo. Le misure cautelari scaturite da quell’indagine, il 14 marzo, saranno portate all’attenzione del tribunale del Riesame di Perugia.

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