Così l’Albero dei record spegne gli aumenti

Gubbio, luci al led e consumi coperti dal fotovoltaico. il presidente Fumanti: "Siamo tranquilli. Dal 19 settembre di nuovo al lavoro"

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Il Comitato dell’Albero di Natale più grande del mondo è pronto a riprendere il lavoro per la quarantaduesima edizione. Da domenica 18 settembre gli "alberaioli" torneranno a salire sugli alberi e sugli spuntoni rocciosi del monte Ingino per stendere cavi, allacciare spine, piazzare le sorgenti luminose e (ri)disegnare il maestoso abete. C’è stata una prima ricognizione e un incontro collegiale nei locali del convento di S.Ubaldo, seguito da un momento di incontro con i custodi, i lateranensi Don Giuseppe Ganassin e Don Pietro Benozzi, oltre che da una prima ricognizione, coordinata dal Presidente Giacomo Fumanti, del materiale e da una riunione informale per programmare la ripresa delle operazioni. Il tutto con il consueto entusiasmo, accantonando, considerandolo anzi evento destinato a non sfiorare neppure quello che viene considerato "l’eugubino in più", le problematiche di natura energetica. "Noi siamo tranquilli e sicuri – dichiara il presidente Fumanti – che dal 7 dicembre l’Albero tornerà a illuminare le notti eugubine e a lanciare al mondo il suo messaggio di pace, amore e solidarietà. Non dovremmo avere problemi per quanto riguarda l’energia necessaria". Il Comitato, sottolinea Fumanti, ha adottato contromisure per contenere i consumi (energia necessaria 35 Kw ndc). La "stella" è disegnata da neon al led, per disegnare la sagoma esterna sono state ordinate 200 sorgenti al led. Per il costo del consumo il Comitato è "coperto" dal fotovoltaico prodotto dall’impianto installato presso la sede del Comitato stesso. L’unico timore è legato ad eventuali limitazioni sulla pubblica illuminazione. g.b.