
Il professor Silvio Improta
Perugia, 11 marzo 2020 - Martedì ore 10,30 : in uno dei laboratori più spaziosi e attrezzati del Polo tecnico “Capitini” docenti di varie materie, tra cui la professoressa Grazia Cesarini, insegnante di informatica, sono connessi al computer dalle varie postazioni. Stanno caricando materiale per la didattica a distanza che gli studenti potranno scaricare attraverso la piattaforma Moodle, la più utilizzata a livello internazionale anche nell’ambito dell’istruzione universitaria. La classe II Cat sta invece facendo una videolezione di fisica grazie al l’applicazione meet della suite Google+ (Classroom).
«Le particolari condizioni sanitarie che hanno obbligato alla chiusura delle scuole – spiega il dirigente del Capitini Silvio Improta – non comportano la sospensione dei percorsi didattici, che proseguono nelle modalità e- learning rese possibili dagli strumenti tecnologici a disposizione del nostro istituto e dall’esperienza dei docenti. Un impegno per tutti, operatori della scuola, alunni e famiglie; ma anche un’occasione per potenziare quanto esistente e sperimentare metodologie e sistemi interessanti per il successo formativo degli studenti anche in tempi “normali”". «Tra le azioni messe in campo dal Capitini – prosegue il dirigente – il potenziamento dei canali di comunicazione con il sito web istituzionale , il registro elettronico “ClasseViva”, la posta eletronica, la pagina FaceBook https://m.facebook.com/itetperugia/. Stiamo utilizzando a pieno ritmo le dotazioni tecnologiche già presenti nell’Istituto per le attività didattiche tra cui le piattaforme di e-learning disponibili per alunni e docenti dal proprio domicilio. A disposizione dei docenti ci sono i laboratori di informatica, aule attrezzate con PC, connessione internet veloce e webcam per le videoconferenze o la registrazione di lezioni".
«Il Registro elettronico – chiarisce la professoressa Cesarini – già in funzione nell’Istituto da alcuni anni, è lo snodo principale per le informazioni, la gestione della didattica a distanza e le comunicazioni fra docenti, alunni e famiglie. Ci stiamo avvalendo anche delle piattaforme per la didattica a distanza: in quest’ambito la sezione del sito web per l’ e-learning basata sul software Moodle". E dall’altra parte dello schermo che succede? "Gli alunni – precisa il professor Improta – hanno l’obbligo di partecipare alle attività seguendo le indicazioni dei docenti e questi ne terranno conto fra gli elementi di valutazione del percorso didattico". Il metodo convince anche agli “umanisti”. "Una sfida didattica per tutti", ammette Loredana Moscini, che insegna italiano e storia. Silvia Angelici