Condividere le risorse investigative Protocollo d’intesa tra Procure

Gli uffici giudiziari ordinari e della Corte dei Conti si impegnano a collaborare in maniera stabile per garantire la conoscenza di atti e informazioni da parte di tutti gli organi interessati alle indagini.

Condividere le risorse investigative  Protocollo d’intesa tra Procure

Condividere le risorse investigative Protocollo d’intesa tra Procure

Collaborazione e coordinamento. Condivisione delle risorse investigative in maniera stabile tra le Procure ordinarie e quella contabile che ieri hanno sottoscritto il protocollo d’intesa, promosso dal procuratore generale Sergio Sottani (nella foto) e dal procuratore regionale della Corte dei conti, Rosa Francaviglia, poi sottoscritto da tutti i procuratori del distretto. Il documento, che si articola in sette punti, affronta l’esigenza, già riconosciuta, di assicurare la conoscenza di atti e informazioni da parte di altri organi dell’autorità giudiziaria, tra cui il pubblico ministero contabile.

Non solo: il protocollo vuole garantire una possibile economia nell’utilizzo delle comuni risorse investigative, senza cioè "raddoppiare" le stesse attività. La volontà degli Uffici è "quella di creare una stabile forma di cooperazione, nell’esercizio delle rispettive funzioni, fermo restando il pieno rispetto della reciproca indipendenza e autonomia come garantite dalla Costituzione". Inoltre, l’accordo prevede l’individuazione di un magistrato referente in ogni procura, "ferma restando la competenza diretta dei magistrati titolari delle indagini".

Tra i punti fondamentali, quello sulle modalità di trasmissione dalle Procure ordinarie, in forma digitale, alla Procura contabile delle richieste di rinvio a giudizio, delle citazioni dirette a giudizio, delle citazioni a giudizio direttissimo o immediato, dei propri decreti penali di condanna relativi ad una serie di reati specifici, nel caso in cui dagli atti emergano possibili profili di danno erariale. Sarà invece la Procura contabile, qualora nel corso dell’attività istruttoria emergano elementi che, pur non rappresentando un reato, possano risultare di interesse per la Procura ordinaria. Nell’ottica della collaborazione tra gli Uffici, il documento sottoscritto evidenzia la possibilità anche di svolgere attività coordinate. L’atto "vuole evitare una duplicità di accertamenti istruttori incentivando la trasmissione di copia dei provvedimenti di indagine e degli esiti, e prevedendo appositi incontri di coordinamento", sia in relazione ai singoli procedimenti, sia a giugno e dicembre di ogni anno.