Concorsopoli, si torna in aula

Concorsopoli, si torna in aula

Concorsopoli, si torna in aula

È ancora tempo per le difese di sentire i propri testimoni. Riprende così il processo per la cosiddetta Concorsopoli della sanità umbra che vede alla sbarra una trentina di imputati, coinvolti, a vario titolo, in una presunta gestione pilotata di assunzioni e promozioni. Nella ricostruzione dell’accusa, anche l’esistenza di un’associazione a delinquere di cui avrebbero fatto parte l’allora presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dimessasi in anticipo dopo aver appurato di essere indagata, l’assessore regionale alla Sanità di allora, Luca Barberini, l’ex sottosegretario all’Interno ed ex segretario regionale del Pd, Gianpiero Bocci, i vertici dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca e Maurizio Valorosi. Ipotesi che gli imputati “politici“ hanno sempre respinto, negando interessamenti e pressioni sui nomi da favorire nei concorsi o nelle prove selettive, come quella per infermieri o per portatori di handicap. Tanto meno, viene respinta l’ipotesi dell’esistenza di un gruppo che avrebbe tirato le fila di un presunto sistema illecito, a fronte anche, lo hanno ribadito tanto Marini che Bocci, che tra loro i rapporti in molti casi erano professionali, di conoscenza se non tiepidi, non tali, per le difese, da condividere un disegno illegale. Si riparte mercoledì 8.