Concorsopoli, battute finali. L’Usl Umbria 1 chiede (intanto) 80mila euro di risarcimento

L’azienda sanitaria lamenta il danno d’immagine e vuole una provvisionale in attesa della liquidazione da valutare in separata sede. Dichiarazioni spontanee di Patrizia Mecocci e Maurizio Valorosi.

Concorsopoli, battute finali. L’Usl Umbria 1 chiede (intanto) 80mila euro di risarcimento

Concorsopoli, battute finali. L’Usl Umbria 1 chiede (intanto) 80mila euro di risarcimento

Concorsopoli, battute finali. Dopo le richieste della Procura di Perugia (ventitre condanne e sette assoluzioni sulla presunta gestione "controllata" di concorsi per le assunzioni nelle aminnisitrazioni pubbliche sanitarie), si procede in aula con parti civili e difese. L’avvocato dell’Usl Umbria 1, Francesco Maresca, che ha chiesto una provvisionale di 80mila euro quale risarcimento del danno d’indagine patito dall’azienda sanitaria, con il resto da liquidarsi in separata sede. Quindi hanno reso spontanee dichiarazioni la dottoressa Patrizia Mecocci e Maurizio Valorosi, che quando esplose l’inchiesta era il direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia. La dottoressa Mecocci (per la quale i pm hanno chiesto un anno e sette mesi) ha portato con sé cinque manuali di geriatria, perché, ha detto, svelare l’argomento di una prova d’esame "non significa conoscerne la risposta", vista la vastità della materia. Valorosi ha fatto precisazioni riguardo le accuse di associazione a delinquere e peculato che gli vengono rivolte: per lui è stata chiesta la condanna a quattro mesi (oltre ai due anni patteggiati nel 2021 per il primo filone d’inchiesta). In particolare Valorosi ha ricostruito il contesto di alcune intercettazioni negando la presunta sistematicità delle condotte che, secondo i pubblici ministeri, darebbe invece consistenza all’ipotesi dell’associazione a delinquere. L’udienza è poi proseguita con le discussioni dei legali (tra gli altri Libori, Maio, Passeri, Crisi, Maio, Brusco) degli imputati per i quali la Procura ha chiesto l’assoluzione: Andrea Casciari, Pasquale Coreno, Giuseppina Fontana, Milena Tomassini, Potito D’Errico, Domenico Riocci e Brando Fanelli. Si torna in aula il 9 aprile, alle 10.15.