Assolti i ‘furbetti del cartellino’, nell’ambito dell’inchiesta che era divampata nel 2016 al Comune di Stroncone su esposto del sindaco dell’epoca. Sette i dipendenti coinvolti e allora arrestati, tutti poi licenziati, per aver alterato la timbratura elettronica del cartellino nell’ambito dell’orario di lavoro. I carabinieri avevano piazzato delle telecamere sul sistema di timbratura elettronica dopo la segnalazione del primo cittadino. Gli indagati facevano tutti parte dell’autoparco comunale. Tre avevano già patteggiato dagli otto ai dieci mesi per truffa aggravata, per quattro di loro c’è stata invece l’assoluzione, con il Comune di Stroncone che si era costituito parte civile. La Corte dei Conti, con un procedimento a parte, aveva già stimato i danni all’amministrazione, nell’ordine di 1500 euro totali. "Una sentenza equilibrata che rende giustizia a persone che non erano e non sono delinquenti", commenta l’avvocato Massimo Carignani, che ha difeso gli imputati con i colleghi Stefania Severi, Dino Parroni e Gianluca Bassetti. Il giudice ha motivato le assoluzioni con la particolare tenuità del fatto. Ste.Cin.
CronacaComune, assolti i ’furbetti del cartellino’