A 91 anni colleziona figurine. "Il mio sogno? Visitare la Panini a Modena"

Renzo Taddei ad agosto compirà 92 anni ma la sua passione per gli album è intatta. E il nipote lo aiuta a incollarle

Renzo Taddei

Renzo Taddei

Perugia, 15 giugno 2018 – Ogni giorno va in edicola per comprare figurine. Torna a casa e le attacca sull’album dei calciatori, facendosi aiutare dal nipote. «Ho appena completato quello di quest’anno, che emozione», dice. Tutto normale se si trattasse di un ragazzino. Ma Renzo Taddei, con i suoi 91 anni alle spalle, un ragazzino più non è. «Eppure conservo lo stesso entusiasmo di sempre, perché la passione non ha età», dice il perugino. Abita a Montegrillo. Ha lavorato prima alla «Necchi», riparando le macchine per cucire, poi come bidello alle scuole medie e in Provveditorato. Colleziona gli adesivi dei giocatori da oltre sessant’anni. Ha visto nascere l’azienda dei fratelli Panini e completato il primo album nel 1961, poi il secondo. E da lì non si è più fermato. Oggi Renzo conta una raccolta da fare invidia, oltre sessanta volumi che conserva con cura, come fossero figli. «Ogni tanto ne prendo uno e lo sfoglio, rileggo i nomi dei giocatori della mia giovinezza, rivivo i tornei, le sfide più importanti. Peccato che alcuni pezzi pregiati siano andati perduti nel tempo», dice guardando la moglie Adriana.

Renzo Taddei con la moglie Adriana e il figlio Roberto
Renzo Taddei con la moglie Adriana e il figlio Roberto

E’ un tifoso del Perugia. Mostra con orgoglio la raccolta Panini del 1978-79. «Guardi – dice indicando l’immagine di Franco Vannini – ecco il Grifo dei Miracoli. In questa stagione chiuse il campionato senza mai perdere una partita, meritava anche lo scudetto ma arrivò secondo».

Con il dito accompagna le pagine delicatamente per non sciuparle. E l’entusiasmo bagna i suoi occhi quando riavvolge il nastro dei ricordi. Tornano alla mente l’infanzia e il profumo della colla che si sprigionava all’apertura dei pacchetti. La cellina che serviva per appiccicare Mazzola, Riva e Rivera. Le lunghe trattative che caratterizzavano gli scambi. E poi i giochi con gli stickers, che in seguito hanno accompagnato anche suo figlio Roberto. «Si poteva vincere girando di scatto la figurina e sperare di avere quella con il numero più alto, oppure soffiando sul tavolo o facendola cadere da una parete. Alcune erano davvero rare, ad esempio Cesare Prandelli e Vinicio Verza del 1979 o il portiere Pier Luigi Pizzaballa della stagione 1963 – afferma –. Oggi invece ordino quelle mancanti direttamente alla Panini».

Ad agosto Renzo compirà 92 anni e ha un desiderio: «Mi piacerebbe tanto andare a Modena a visitare l’azienda Panini». Portando tutti i suoi album.