SOFIA COLETTI
Cronaca

Città della Pieve Al via ’Umbria Novecento’

A Palazzo della Corgna la mostra sull’arte del XX secolo nel territorio regionale. Un viaggio tra maestri fino al 6 luglio

A Palazzo della Corgna la mostra sull’arte del XX secolo nel territorio regionale. Un viaggio tra maestri fino al 6 luglio

A Palazzo della Corgna la mostra sull’arte del XX secolo nel territorio regionale. Un viaggio tra maestri fino al 6 luglio

Un viaggio nell’arte del XX secolo che racconta l’anima della regione attraverso le opere di grandi maestri, dal futurismo all’informale, dalla figurazione all’astrazione. E’ la mostra “Umbria Novecento. Sguardi sull’arte del XX secolo nel territorio regionale” che si è aperta ieri a Palazzo della Corgna dove si potrà ammirare fino al 6 luglio. Voluta dall’amministrazione comunale e curata dal critico Andrea Baffoni, “Umbria Novecento“ restituisce sguardi, intuizioni, rivoluzioni e radici con una scelta raffinata e attenta che illumina il Novecento umbro.

"Una selezione di opere realizzate da artisti umbri storicizzati – spiega Baffoni – che hanno contribuito a definire l’identità della regione. Un ventaglio di dipinti e sculture che coprono varie stagioni: dal Futurismo all’informale, dall’astrazione al ritorno alla figurazione, fino all’arte del riciclo con esempi, ancora oggi, di estrema attualità". L’Umbria, dice il critico d’arte, "ha contribuito allo sviluppo dei linguaggi dell’avanguardia nell’intero Novecento, a partire dal Futurismo, con Gerardo Dottori, per arrivare alle poetiche informali del secondo dopoguerra con Burri, Leoncillo e tutto il gruppo spoletino. E lo stesso, nell’ambito delle poetiche neo figurativiste fino a esempi di astrazione". In mostra ci sono opere di Edgardo Abbozzo, Leandra Angelucci Cominazzini, Manlio Bacosi, Enzo Brunori, Alessandro Bruschetti, Giuseppe De Gregorio, Gerardo Dottori, Bettina Fuso, Brajo Fuso, Nedda Guidi, Romeo Mancini, Romano Mazzini, Bruno Orfei, Giannetto Orsini, Osmida, Nello Palloni, Corrado Spaziani, Franco Venanti

La prima sezione “Futurismo e sviluppi“ è dedicata a Gerardo Dottori con opere anche di Alessandro Bruschetti e Leandra Angelucci Cominazzini (una delle cinque futuriste della storia) fino all’esperienza di don Nello Palloni, che ha sintetizzato l’insegnamento dei maestri negli anni successivi alla fine del movimento. Le seconda sezione esplora la nuova figurazione contemporanea con tele di Bruno Orfei e Franco Venanti, opere di Manlio Bacosi che conquistò la notorietà grazie a un rinnovato linguaggio paesaggista e un raro dipinto di Bettina Fuso per finire con la stagione astratta. Qui c’è particolare attenzione alle poetiche informali della scuola spoletina, con Orsini e De Gregorio e si trovano esperienze particolari, come quelle di Nedda Guidi e Osmida, avanguardiste con una forte attenzione per i nuovi linguaggi, così come Brajo Fuso, esponente geniale dell’arte del riciclo e Edgardo Abbozzo attento alle ricerche neo simboliste con particolare inclinazione per le antiche tradizioni. La mostra si può visitare venerdì dalle 16.30 alle 18.30, sabato e domenica con orario 10.30-12.30 e 16.30-18.30

Sofia Coletti