"Ciao Franck, la luce del tuo casco possa illuminarti ovunque tu sia"

Il climber 54enne è precipitato per una decina di metri da una parete rocciosa. I funerali a Madonna del Latte

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"Ciao Franck, che la luce del tuo casco possa illuminarti, ovunque ora tu sia", è il saluto affidato al cielo per Franck Migliorati, il 54enne scalatore morto giovedì nei pressi della Balza della Penna a Piobbico, nelle Marche. Migliorati è precipitato per una decina di metri da una parete rocciosa ed è stato trovato privo di vita solo qualche ora dopo. Era salito per piazzare l’ultimo ‘chiodo’ in un percorso, un ‘lavoro’ in sospeso da finire, ma che purtroppo si è rivelato fatale. La salma è arrivata ieri pomeriggio da Urbino a Città di Castello nella chiesa di Madonna del Latte per i funerali dove ad attenderlo c’erano familiari e tanti amici di sempre. A leggere il saluto del Gruppo Speleologico Cai Valtiberino che ha ben descritto chi era Franck, è stato il sacerdote che ha officiato la messa dall’altare della chiesa di Madonna del Latte. Tanto dolore e tanta commozione nel ricordo di una persona che amava la vita, la natura, lo sport. "Franck aveva iniziato il suo percorso nel 2003 con il Gruppo speleologico Valtiberino sezione Cai Sansepolcro. Fin dal corso di introduzione alla speleologia si è distinto per la tenacia, l’umiltà e la pazienza, doti che non tutti hanno e che fanno la differenza in certe situazioni che si possono verificare in montagna".

Una passione coltivata ad alti livelli: "La sua opera nella speleologia e nel gruppo speleo è stata molto importante: partecipò tra le altre alle esplorazioni e ricerche nella Grotta di Monte Cucco; nella parte superiore della grotta di Faggeto tondo durante l’operazione Porta di Ferro, l’operazione Caronte, attività di ricerca ed esplorazione lungo le Gole del Forello a Todi", raccontano gli amici del Cai. Lo stesso Migliorati era stato istruttore sezionale di Speleologia della Scuola nazionale del Cai: "La sua grande passione per la montagna e la sua natura eclettica lo hanno fatto approdare al mondo dell’arrampicata, dove si è distinto per le grandi doti umane e tecniche. A noi rimane la profonda tristezza e la consapevolezza di aver perso un grande amico e un grande esploratore", dice chi lo conosceva.