
Si abbassa un’altra saracinesca su Corso Vannucci. E’ quella della FootLocker, la catena statunitense specializzata nella vendita di abbigliamento e calzature sportivi. Come mai? "Il brend – riporta Paris Ricci, l’imprenditore che ha in affitto i locali di proprietà di Comune e Ateneo – ha deciso di ristrutturare la rete di vendita e puntare su altre strategie, in particolare l’online, visto anche il particolare contesto economico e il ridotto flusso di consumatori, soprattutto nei centri storici". Fatto è che un altro negozio lascia l’acropoli: i costi superano i ricavi. Stessa sorte è toccata ad altri marchi famosi costretti a ritirarsi dalla città vecchia per il calo degli affari, ma anche per il caro affitti. Canoni che, sopratutto di questi tempi, spesso non sono compensati dai volumi delle vendite.
Intanto Confcommercio, dati alla mano, ricorda il trend negativo circa la presenza di imprese del terziario nel centro storico. Le imprese del commercio al dettaglio sono diminuite del 5% dal 2016 al 2019 (298 nel 2016 contro le 284 del 2019)e c’è un leggero calo dell’1% anche per gli alberghi, bar e ristoranti. Il confronto è invece impietoso con il 2008, anno rispetto al quale le imprese del commercio al dettaglio, nel 2019, sono diminuite del 32,4% (erano 420 nel 2008). In questo scenario, per fortuna, ci sono alcuni traslochi e riqualificazioni in corso. Ad esempio, si sposta e guadagna più spazi il negozio per bambini Blukids, trasferito nei locali dell’ex Stefanel.
Quanto al ’buco’ lasciato dalla FootLocker, si accende uno spiraglio. Sembra infatti che il negozio Paris Ricci, sia intenzionato ad utilizzare quei metri quadrati per ingrandire la boutique che è proprio lì a fianco. Ma dalla proprietà al momento c’è il no-comment.
Silvia Angelici