
C’è la ’Calata dei Barbari’ Cornamuse e tamburi nella Castel Rigone che fu
Gran finale oggi a Castel Rigone per la Festa dei Barbari. Si chiude stasera in bellezza la cinque giorni in cui il ’villaggio’ è stato animato da musiche di cornamusa, ritmi dei tamburi, combattimenti di spade, asce e bastoni, spettacoli con il fuoco e prelibatezze locali come il "Cinghiale alla Barbara". Uno spettacolo immersi nei costumi e nella vita barbarica e con prodotti artigianali locali ed oggetti vari e l’accampamento barbaro con il gruppo "Legio I Taurus".
Il programma di oggi prevede dalle 17.30 La "Calata dei Barbari", sfilata in costume storico lungo i vicoli del borgo, anche quest’anno ricca di sorprese lungo il tragitto. Uno spettacolo emozionante da vivere, immersi nei costumi e nella vita barbarica e dell’epoca. Dalle 19.30 Il "Banchetto Barbaro". A cena nel villaggio con menù ricco di prelibatezze locali come il cinghiale alla barbara, lo stinco o l’arrosto. Da non perdere anche le ottime specialità dolciarie tipiche. Dalle 20 I ’Rota Temporis’, con le musiche di cornamusa al ritmo dei tamburi che animeranno le vie del villaggio in divertenti incursioni itineranti. Dalle ore 21 ’L’Armata di Riggo’: i fidi guerrieri del luogotenente Riggo si esibiscono in veri e propri combattimenti di spade, asce e bastoni in quella che è l’arte della scherma storica ad impatto pieno. Il suono ritmato dei tamburi del gruppo "Sbandieratori e Musici città di Foligno" concluderà questa 37° edizione. Collocato sul colle più alto che sovrasta il Lago Trasimeno, questo bellissimo borgo duecentesco conserva intatto tutto il suo fascino medievale. Fondato, si dice, dal barbaro Riggo, luogotenente di Totila l’immortale, durante le invasioni del 543 d.C., viene fortificato nel 1297 con la costruzione dell’attuale borgo di Castel Rigone.
La festa trae origine dalle premesse storiche sulla fondazione e nel 1984 un gruppo di castelrigonesi è partito per organizzare la prima rievocazione storica delle origini del paese: "La Festa dei Barbari", al tempo l’unica manifestazione in Italia in costume gotico. L’intero paese si mobilitò per predisporre quanto era necessario alla rievocazione che anche quest’anno si è ripetuta, sempre il primo fine settimana di agosto. Grandissima attenzione viene posta sui piccoli particolari, dalla ricostruzione dei mestieri dell’epoca alla proposta di un menù "barbaro".