Caso Palamara, il gip dà il via libera alle trascrizioni delle intercettazioni

Per il giudice "non prevedibile" la presenza dei parlamentari agli incontri.

Luca Palamara con uno dei suoi legali (Crocchioni)

Luca Palamara con uno dei suoi legali (Crocchioni)

Perugia, 21 settembre 2020 -  Luca Palamara non si presenta in aula a Perugia per l'udienza stralcio davanti al gip ma, nel pomeriggio, arriva di nascosto in procura per essere interrogato insieme al suo avvocato Benedetto Buratti. Sembra su sua stessa richiesta. Attualmente sono due le tranche ancora aperte in mano al procuratore Raffaele Cantone e ai sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano. Una è quella relativa alla corruzione per week-end a Capri e l'utilizzo dei motorini, l'altra è quella per la rivelazione di segreti d'ufficio che coinvolge l'esposto del collega Stefano Fava al Csm. Lunedì mattina intanto il giudice Lidia Brutti ha disposto la trascrizione delle intercettazioni, telefoniche e realizzate tramite il trojan, compresi colloqui che coinvolgono oltre a Palamara, l’ex ministro Luca Lotti e il deputato di Italia Viva Cosimo Maria Ferri tra cui l'ormai nota riunione della notte tra l'8 e il 9 maggio 2019 all'hotel Champagne per decidere le sorti della procura di Roma.

Il gip ha ritenuto, in particolare, che «non fosse prevedibile» la presenza dei parlamentari agli incontri. Non sarebbe stato quindi possibile per gli inquirenti stabilire al momento dell’attivazione del trojan chi sarebbe stato presente.L'operazione di trascrizione è stata affidata a due esperti della polizia scientifica di Roma. Le operazioni cominceranno il 2 ottobre e gli esperti avranno 90 giorni per completare il loro incarico. La prossima udienza stralcio con il deposito della perizia è stata fissata per il 13 gennaio. Sempre a Perugia il 25 novembre comincerà l’udienza preliminare nella quale Palamara è accusato di corruzione per avere ricevuto il pagamento di diversi soggiorni e viaggi in Italia e all’estero dall’imprenditore Fabrizio Centofanti, al quale avrebbe in cambio messo a disposizione le sue funzioni di magistrato.

Eri.P.