"Il sindaco Andrea Sisti faccia chiarezza sulla gestione dell’azienda farmacie comunali; con la carta di credito aziendale pagati conti di ristoranti ed alberghi". Così in un’interrogazione i consiglieri comunali di Alleanza Civica, Gianmarco Profili ed Alessandra Dottarelli, che chiedono spiegazioni su alcuni aspetti legati a scelte amministrative e modifiche statutarie della società partecipata Afc Spoleto S.r.l. proposte dall’attuale amministratore unico, professor Franco Silvano Toni di Cigoli, in carica da gennaio 2023 e, con ogni probabilità, attualmente in regime di prorogatio.
"Nel corso del suo mandato, -spiegano i consiglieri di opposizione - sono state sottoposte all’assemblea alcune proposte di modifica dello statuto societario volte a trasformare Afc in una “Società Benefit“, senza che il Consiglio comunale, organo competente, ne fosse formalmente coinvolto o avesse espresso autorizzazione in merito. Il sindaco ha pubblicamente manifestato sostegno a tale trasformazione, pur in assenza di un mandato ufficiale. Le modifiche statutarie non sono state approvate a causa delle obiezioni sollevate da alcuni soci; tuttavia, tali proposte, redatte da un professionista, hanno comunque generato dei costi per la società".
Ma non finisce qui perché i consiglieri di Alleanza Civica hanno chiesto chiarimenti anche in merito ad "alcune spese sostenute dall’amministratore, tra cui l’uso di una carta di credito aziendale, con la quale sembrerebbero essere stati saldati conti di ristoranti e alberghi, nonché, sempre sulla base di informazioni ricevute, consulenze, sponsorizzazioni e, tra le altre l’acquisto di vasi farmaceutici d’antiquariato per un valore che supererebbe i 10mila euro".
A tal proposito quindi i consiglieri di opposizione chiedono informazioni dettagliate sui regolamenti interni adottati, sulle autorizzazioni ricevute e sui criteri che hanno guidato tali spese. "Nella stessa interrogazione, - continuano Profili e Dottarelli - chiediamo delucidazioni sull’eventuale nomina di un nuovo amministratore e se le proposte statutarie verranno sospese oppure sottoposte all’approvazione del Consiglio comunale. In un momento in cui una parte significativa della popolazione rinuncia all’acquisto di medicinali o alle cure mediche, anche solo l’ipotesi che siano state effettuate spese discutibili o non strettamente necessarie desta preoccupazione".