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Case al posto degli ex magazzini. A San Giustino è partita la ’rivoluzione urbanistica’

Interventi da 6,5 milioni per trasformare in edificio residenziale la vecchia rimessa pubblica. Abitazioni anche nella scuola in disuso di Selci e a Corposano. Rispunta la pista ciclabile.

Case al posto degli ex magazzini. A San Giustino è partita la ’rivoluzione urbanistica’

Gli ex magazzini comunali saranno demoliti per far posto a un edificio residenziale plurifamiliare con 12 alloggi di edilizia sociale, la ex scuola di Corposano sarà consolidata e recuperata con parziale cambio d’uso per la realizzazione di due case ‘popolari’; alla ex scuola di Selci un alloggio sempre da destinare a edilizia sociale e uno spazio per la scuola di musica della Giabbanelli Filarmonica Selci. Il progetto "Selci-Verde" prevede invece la rifunzionalizzazione di piazza della Stazione a Selci e la realizzazione di una nuova pista ciclabile. Ieri mattina sono stati consegnati i lavori del primo lotto denominato ‘Pinqua San Giustino’, che riguarda gli ex magazzini comunali, la ex scuola di Corposano e quella di Selci, piazza della Stazione e la realizzazione della nuova pista ciclabile di Selci: i progetti rientrano nel programma "Alta Umbria 2030 - Strategie di rigenerazione" del Pnrr, con 6,5 milioni di fondi.

"Risorse importantissime per i territori perché vanno a rigenerare luoghi che erano abbandonati": è stato spiegato nel corso della cerimonia di consegna dei lavori che partono dalla ex scuola di Selci. Tra gli altri hanno preso parte all’iniziativa l’assessore regionale Paola Agabiti, Emiliano Napoletti, presidente di Ater Umbria e il sindaco Paolo Fratini. La conclusione della progettazione esecutiva delle opere del primo lotto è prevista entro la fine di ottobre 2023, l’apertura del cantiere nel mese di novembre e il completamento delle opere a gennaio 2026. La piena funzionalità degli immobili è prevista entro marzo 2026. In tutto il programma "Alta Umbria 2030" comprende 25 interventi nell’Alta Valle del Tevere: oltre a San Giustino, Città di Castello, Citerna, Umbertide, Pietralunga e Gubbio per 15 milioni di euro complessivi.