
Alcuni documenti gettati in terra dai ladri
Perugia, 27 dicembre 2018 - Hanno distrutto la porta del canile, rotto i computer, forzato gli armadietti e rubato attrezzi professionali. E’ stato un Natale amaro per l’Enpa di Perugia. I ladri hanno devastato la sede dell’Ente nazionale protezione animali di Collestrada lasciando danni e amarezza. «E’ stato davvero un brutto regalo – ammette con rammarico la presidente Paola Tintori –. Siamo stati vittime di un atto vandalico violento e immotivato verso la nostra sezione».
I malviventi sono entrati in azione nella notte, forzando l’ingresso dell’ufficio-donazioni. Hanno rovistato ovunque, gettando a terra libri, tessere e certificati, arraffando quello che potevano. Sono spariti così una tosatrice professionale e altri attrezzi da lavoro. Perfino un cesto di Natale che era stato donato ai volontari. «Forse i vandali stavano cercando soldi e altre cose di valore», fanno sapere dal Rifugio di via della Valtiera. L’accaduto è stato denunciato ai carabinieri, che hanno già effettuato un sopralluogo nella struttura.
Non è la prima volta che l’Enpa viene presa di mira. Soltanto un mese fa si era consumato l’ennesimo raid. I ladri avevano assaltato la casetta di legno, portando via dieci sacchi di mangime, una saldatrice e numerosi utensili. Ma i colpi non fermano il lavoro dei volontari che ogni giorno ci mettono coraggio e sacrifici. L’accesso è stato temporaneamente riparato con un pannello di legno ed è stato anche addobbato di rosso.
«Nonostante i continui raid non ci fermiamo, gli interventi di ripristino sono già in corso e le adozioni riprenderanno regolarmente a breve», sottolinea la presidente. Quest’anno grazie all’Enpa Perugia oltre 130 cani hanno trovato una famiglia. «E altri dieci animali saranno adottati entro la fine dell’anno – precisa con orgoglio Paola Tintori –. Abbiamo avuto pochi cuccioli e dato in adozione molti adulti. Inoltre, grazie al progetto Adotta un nonno a 4 zampe, che permette ai nostri ‘ospiti’ dai cinque anni in su di trovare casa, garantiamo le spese sanitarie. Così siamo riusciti a dare in adozione anche una cagnetta paraplegica e due cuccioli cardiopatici».