Camerini al Chiostro, adesso c’è il sì della Rai

Concerto di Capodanno in piazza, scongiurato l’allestimento alla Sala dei Notari. Ma il regista perugino Biselli critica il Comune

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Niente camerini alla Sala dei Notari: dopo il sopralluogo di ieri mattina da parte dei tecnici e funzionari Rai, insieme a quelli del Comune e all’assessore Luca Merli, è stato deciso in modo definitivo che gli spazi dove gli artisti del concertone fissato per la notte di San Silvestro in piazza IV Novembre potranno cambiarsi, saranno quelli della foresteria della Curia, 25 camere all’interno del Chiostro di San Lorenzo. Una decisione molto attesa e che dà un calcio alle polemiche che si erano sollevate nei giorni scorsi, proprio a proposito della scelta di utilizzare la sala più prestigiosa della città a uso e consumo del concerto intitolato "L’Anno che verrà" che sarà trasmesso in diretta su Rai Uno, condotto da Amadeus. Una soluzione che consente al Comune di evitare il maxiallestimento dentro la Sala che avrebbe comportato maggior impegno e maggiori costi, a iniziare dallo smontaggio di tutte le trecento sedie. La soluzione nel Chiostro ha convinto la Rai, con qualche minima perplessità rispetto al fatto che si trovano al terzo e quarto piano (anche se c’è l’ascensore). Sono stati rivisti i percorsi e i tempi di accesso al palco, ma il confronto non ha fatto emergere particolari problemi.

Ma intanto le polemiche non si smorzano e stavolta sono orientate sui costi eccessivi dell’operazione: detto della contrarietà delle forze di opposizione in Consiglio comunale (Pd, Idp e 5 Stelle), a dire la sua adesso è Roberto Biselli, storico direttore artistico del Teatro di Sacco (una delle istitutizioni teatriali più longeve di Perugia) che critica apertamente la scelta dell’amministrazione comunale di investire una cifra così importante in un solo evento. "Il Comune ha trovato improvvisamente 200mila euro per co-sostenere questo evento regionale, spacciando il Capodanno per promozione culturale e visibilità turistica per la città di Perugia, continuando allo stesso tempo a ribadire costantemente che non ci sono risorse per tutelare o sviluppare luoghi, progetti, professionisti che sono di fatto le potenzialità e le eccellenze della città".

"In sostanza – aggiunge – questo indirizzo appare come un voler significare che il progetto cultura e turismo della città è solo visibilità mediatica di spot o di pochi minuti di diretta televisiva – conclude Biselli – e tutto il comparto che lavora da anni per costruire opportunità di crescita culturale, di logiche innovative di fruibilità del territorio, che una volta si sarebbe definito il genius loci, viene considerato minoritario". Intanto è stato deciso che gli alberi nell’area del concerto dovranno essere rimossi entro il 28 dicembre.

Michele Nucci