REDAZIONE UMBRIA

Calorosa accoglienza al nuovo vescovo

Cerimonia a Todi per l’arrivo di monsignor Gualtiero Sigismondi: in piazza seicento posti numerati, presente anche la governatrice Tesei.

Una città in festa, superbamente adornata e adeguata alle norme anti- Covid, ha accolto l’ingresso del nuovo vescovo di Orvieto-Todi, Gualtiero Sigismondi. E ciò in concomitanza con la festa della Madonna del Campione, celebrata di solito alla fine di maggio e posticipata alla prima domenica di luglio su desiderio dello stesso Vescovo, devoto alla Vergine Maria. È proprio a lei che ha fatto riferimento nella sua omelia ai fedeli: "La fede – ha detto – ispira la carità e la carità custodisce la fede. La Vergine Maria, Immacolata nella sua verginità, è il campione della fede della Chiesa".

Sigismondi ha ricordato anche le parole di Maria cui fra Jacopone, "discepolo del Santo di Assisi", ha dato voce nella Passione della morte di Cristo: "L’accento mistico della sua lirica – ha aggiunto – sottolinea in modo anche tormentato che all’ombra della Croce siamo stati posti sotto la protezione della Madonna". Ad accogliere il nuovo vescovo sulla scalinata dei palazzi comunali, prima della celebrazione eucaristica, il sindaco Antonino Ruggiano, che ha voluto donargli l’aquila, emblema della città, opera di un artigiano del posto. Poi il cammino dai luoghi simboli del ’potere civile’, Palazzo del Capitano e Palazzo del Popolo, al Duomo, simbolo del ’potere religioso’: "Muovo i primi passi – aveva detto poco prima, subito dopo il saluto del primo cittadino – in questa Piazza, cuore della città e simbolo reale della laicità politica e dell’esercizio al bene comune. Si è laici solo se si è davvero liberi. Stato e Chiesa, garantiti dalla Carta costituzionale, non possono rinunciare a frequentarsi e cooperare". Il pastore non ha esitato a salutare chiunque incontrasse nel suo percorso, a partire dai ragazzi e dagli animatori che, nella parrocchia del Crocifisso, hanno dato vita al gruppo "Amici di Carlo Acutis", il giovane quindicenne morto di leucemia che diventerà beato il 10 ottobre ad Assisi.

La Santa Messa è stata officiata sul sagrato della Concattedrale, con gli astanti disposti sulla Piazza del Popolo in oltre 600 posti numerati. A causa delle rigide prescrizioni per il contenimento del Coronavirus, la cerimonia è stata sottoposta ai dovuti controlli per l’igiene e il distanziamento e tutta l’area chiusa con ingressi riservati alle autorità e ai fedeli accreditati attraverso le parrocchie. Presenti, fra gli altri, il Cardinale Ennio Antonelli, il Vescovo di Gubbio emerito Mario Ceccobelli, la Governatrice della Regione Donatella Tesei, l’imprenditrice Luisa Todini e l’onorevole Domenico Benedetti Valentini. Per Sigismondi si è trattato di un felice ritorno a Todi, a distanza di ben 14 anni: l’ultima volta che era salito sul Colle era in occasione dei Vespri dell’Annunciazione, quando furono celebrate, nel 2006, le esequie di monsignor Decio Lucio Grandoni il vescovo tuderte innamorato della sua città che dovette affrontare la difficile fusione delle due diocesi di Orvieto e Todi, unificate nel 1986.

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