AMELIA Comunità sotto choc per la morte di Fabio Massarelli, 57 anni, colpito agli arti inferiori, sembra a un polpaccio, dal colpo esploso accidentalmente da un compagno di caccia. La tragedia si è consumata nei boschi della frazione di Macchie durante una battuta di caccia al cinghiale. Al vaglio dei carabinieri l’esatta dinamica della sciagura. Tra le ipotesi, che il colpo di fucile sia stato deviato e quindi sia rimbalzato sulla vittima, colpendola in un punto purtroppo vitale; che l’uomo sia deceduto a causa di un malore comunque provocato dal ferimento. Soccorso dagli operatori del 118 in una zona impervia, l’uomo è morto nonostante i tentativi di salvargli la vita. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che disporrà l’esame autoptico per accertare le cause del decesso. Le indagini sono condotte dai carabinieri forestali di Amelia e dai colleghi della stazione amerina. Sarebbe stato aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo. Il colpo di “rimbalzo“, durante la caccia al cinghiale, è un’eventualità che gli esperti di questo tipo di caccia conoscono bene. Il proiettile particolarmente rinforzato, spiegano appunto gli esperti, subisce l’impatto di superfici dure, come può essere una roccia nascosta tra la vegetazione, per rimbalzare appunto o per trasformarsi in pericolosissime schegge.
CronacaCacciatore morto. Proiettile di “rimbalzo“