’Bus, ma quali tagli Da Cgil parole al vento’

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Punta il dito contro i sindacati Cgil e Cisal (oggi in piazza) e contro il Pd, l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche (foto), tirato per la giacchetta a causa dei tagli sui bus. "Falso il taglio di 13 milioni – sostiene –, vero invece che serve ad evitare un ulteriore aumento, ritenuto dal Bilancio regionale, assolutamente impossibile da sopportare". La gara unica e non la divisione in 4 lotti come si appresta a fare la Regione "costringerebbe a tagliare drasticamente i servizi e va contro gli interessi degli utenti che i sindacalisti dicono di voler tutelare. Falso che verranno soppressi gli autobus scolastici, poiché verranno messi a gara gli stessi km di oggi" dice Melasecche. "Non è vero che veranno persi posti di lavoro. come abbiamo sempre ribadito ai sindacati che sembra abbiano interesse ad equivocare il punto, in quanto imporremo nella gara la clausola sociale che obbligherà ad assumere fino all’ultimo dipendente. Andare avanti con il sistema attuale come dicono i sindacalisti? Siamo dell’idea esattamente opposta, perchè il sistema che abbiamo ereditato produce troppi debiti e deve essere notevolmente migliorato, come efficienza, come tecnologie, come mezzi più adatti per le tratte a domanda debole dove si può introdurre il trasporto a chiamata".

Poi l’attacco al Pd e al consigliere regionale Michele Bettarelli. "Perchè non spiega agli umbri dov’era il suo partito quando la giunta Marini aveva messo Umbria Mobilità in mano ai propri amici, pagati più del presidente della Repubblica, oggi sotto processo? Dov’era quando Umbria Mobilità non riusciva più a pagare neanche gli stipendi a 1.500 dipendenti, il 50% in più degli attuali per svolgere gli stessi servizi? Dov’era quando i suoi compagni chiudevano la Fcu?. Noi siamo l’Umbria del ’fare, le parole al vento le lasciamo agli altri".