Malore fatale in bici, cade nel fosso e muore

Cordoglio a Fossato di Vico per la tragica fine di Enrico Bucefalo, 62 anni: la geolocalizzazione del corpo grazie al telefonino

Soccorsi

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Fossato di Vico (Perugia), 28 settembre 2020 -  Era uno sportivo, un grande appassionato di bici e anche ieri era uscito, per la solita passeggiata, nonostante il tempo inclemente non promettesse nulla di buono. Enrico Bucefalo, 62 anni, era un uomo impegnato nell’associazionismo e che amava la sua Fossato, ma anche la sua Umbria. "Un uomo buono, una grande persona", dice chi lo conosceva e esprime cordoglio per una scomparsa che rende tutta la comunità fossatana più vuota e più povera.  

Una mancanza repentina per la quale chi conoceva il 62enne è rimasto attonito, incredulo di fronte ala tragica notizia. Impegnato nell’associazione sportiva Avis Gualdo Tadino (la sua bacheca Facebook è piena di foto delle uscite con i suoi amici) ma anche a Fossato era una persona presente e attiva. Le ricerche sono scattate a partire dalle 16 di ieri, quando il 118 ha allertato il Soccorso alpino e speleologico e i vigili del fuoco per l’intervento di ricerca dell’uomo di cui da qualche ora si erano perse le tracce. La zona è stata così individuata geolocalizzando il cellulare e l’attrezzatura dell’uomo ed è stata circoscritta l’area su cui intervenire.  

Sul posto si sono recate tre squadre del Sasu, provenienti da Perugia, Sigillo e Foligno, composte da tecnici, operatori e sanitari, i vigili del fuoco della stazione di Gaifana e il personale del 118 che, giunti sul luogo hanno constatato il decesso dell’uomo. Il ciclista, dopo l’allarme lanciato dalla famiglia, è stato ritrovato senza vita in un fosso. Il 118, dalle prime analisi, ha stabilito che si è trattato di morte naturale, quindi un malore gli avrebbe fatto perdere il controllo della bici e, probabilmente, la caduta avrebbe fatto il resto. Ricevute le autorizzazioni del caso dagli inquirenti, sul posto i carabinieri, i tecnici del Sasu (il Soccorso alpino e speleologico dell’Umbria) hanno recuperato la salma componendola sulla speciale barella portantina in dotazione al Sasu e trasportata mediante tecniche alpinistiche fino al mezzo funebre.  

Ora manca solo la data per l’ultimo saluto ad un amico di tutti, a colui che aveva una parola buona per tutti e che non perdeva occasione per dedicare a chi incontrava il suo sorriso. Enrico Bucefalo era, come si diceva, anche un uomo molto generoso, che dedicava all’associazionismo e alla propria città parte del suo tempo libero.  

Alessandro Orfei