"Aumenti del 40% della Taric Strutture ricettive in ginocchio"

TERNI "Oltre al caro-bollette anche la Taric (la tariffa rifiuti ndr) mette a rischio la tenuta delle strutture ricettive". Cos’ Confcommercio Terni che, denunciando aumenti del 40%, chiede al Comune "di rivedere i criteri di calcolo della tariffa in base al nuovo regolamento e, nell’immediato, di erogare sostegni economici alle imprese del settore". "La tariffa corrispettiva per la raccolta dei rifiuti - attacca Confcommercio – ha comportato un significativo aumento del costo a carico delle strutture ricettive, finanche il 40% in più rispetto al periodo pre-pandemia. Chiediamo al Comune di Terni di rivedere , per il 2023, i criteri di calcolo della tariffa per il settore ricettivo e, per l’anno in corso, di fare scelte nette, mediante sostegni economici alle imprese su specifiche progettualità così da ristorare sul piano economico le attività già fortemente in difficoltà a causa della pandemia e dei rincari energetici". "Queste aziende – sottolinea il presidente Stefano Lupi - con grande fatica si stavano riprendendo dopo due anni devastanti di emergenza sanitaria, ed ora sono di nuovo in grande difficoltà per il costo delle bollette. La questione Taric non può che aggravare la situazione. Non comprendiamo come nella definizione del piano tariffario per il 2022 l’amministrazione non abbia minimamente valutato di intervenire, nelle more di quanto consentito dalla normativa vigente, soprattutto con riferimento alla quota fissa della tariffa, per ridurre quanto più possibile l’impatto economico della stessa sulle strutture del comparto"