Appello di Confcommercio "I negozianti chiedono di rottamare le mini-cartelle"

L’occasione offerta dal decreto ’Milleproroghe’ fa intravedere agli esercenti colpiti da crisi ed effetto-pandemia la possibilità di alleggerire il peso delle tasse.

Appello di Confcommercio  "I negozianti chiedono  di rottamare le mini-cartelle"

Appello di Confcommercio "I negozianti chiedono di rottamare le mini-cartelle"

Confcommercio chiede al Comune la rottamazione delle mini cartelle. La conversione in legge del decreto Milleproroghe ha potenziato lo stralcio delle cartelle fino a mille euro affidate all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, dando ai Comuni la possibilità di aderire all’annullamento integrale. Confcommercio Spoleto sollecita quindi il Comune a provvedere entro il 31 marzo all’adesione per la definizione integrale del debito. L’associazione, con una lettera inviata al sindaco Sisti e agli uffici competenti, ha chiesto all’amministrazione comunale di scegliere senza esitazioni la via dello stralcio integrale, e non solo parziale delle cartelle. "È una scelta tecnicamente fattibile - commenta il presidente di Confcommercio Spoleto Tommaso Barbanera - perché l’attribuzione della riscossione ad ICA, che è un agente privato, è successiva al 2015, quindi serve solo la volontà politica di adottare questo atto". L’Associazione sollecita inoltre il Comune ad intervenire per sanare la disparità di trattamento in senso peggiorativo che subiscono i contribuenti spoletini proprio per il fatto che ad oggi la riscossione dei tributi è affidata ad un agente privato della riscossione.

Questo infatti impedisce a molti l’adesione alla cosiddetta rottamazione quater, contemplata dalla legge di bilancio, che prevede la possibilità di estinguere i debiti risultanti da singoli incarichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, senza corrispondere interessi, sanzioni, aggio, versando soltanto il capitale, il costo della notifica della cartella ed eventuali spese sostenute per procedure esecutive, ma solo qualora la riscossione avvenga attraverso l’Agenzia delle Entrate. Il ministero dell’Economia e Finanze sta lavorando per introdurre un correttivo che allinei ed equipari tutti i Comuni italiani, a prescindere da chi sia l’agente della riscossione e lo strumento giuridico utilizzato. "Ad oggi per i contribuenti spoletini non è possibile accedere alla rottamazione per i debiti maturati dopo l’affidamento della riscossione ad Ica, - sottolinea ancora Barbanera - Per questo, in attesa e in vista dell’intervento del Governo, urgente e necessario, che estenda la rottamazione, abbiamo chiesto un intervento anche da parte del Comune di Spoleto, al fine di agevolare i contribuenti attraverso un provvedimento di adesione alla sanatoria, da comunicare al cessionario affidatario entro il 31 marzo. Le questioni da risolvere sono tecniche, ma soprattutto politiche: bisogna realizzare una vera pace fiscale, senza discriminazioni per nessuno".