Antonio Gasperini, una vita tra lavoro, famiglia e solidarietà

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I 93 anni vissuti intensamente, tra il lavoro in azienda, gli impegni nell’associazione industriali, l’amata famiglia e il volontariato, con l’Avis di cui era presidente onorario. A lui si deve l’acquisto della Palazzina Vitelli, poi di Palazzo Vitelli quando era presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello. Ieri se n’è andata un’altra figura di riferimento: il Commendatore Antonio Gasperini, Grande Ufficiale della Repubblica, capitano e pioniere della nascita della zona industriale, poliedrico tifernate doc che si è distinto in diversi settori per generosità, dedizione e senso di appartenenza. "Era un pezzo di storia significativa di questa città che ora si ritrova priva di un altro personaggio illustre, promotore di tante belle ed importanti iniziative", dice il sindaco Luca Secondi in una nota di cordoglio. Classe 1928 nella metà degli anni 50 ha creato un’azienda cartotecnica che in seguito è diventata lo Scatolificio Gasperini di cui è stato titolare e presidente insieme alla figlia Alessandra e al genero Eros, amministratori delegati. A fine degli anni 60 ha collaborato e contribuito alla realizzazione insieme ad altri soci de “La Cartotecnica Tifernate“ della quale ha ricoperto la carica di presidente per circa 30 anni. Presidente dell’Associazione degli Industriali Alta Valle del Tevere per 3 mandati, membro per 12 anni. Socio fondatore e primo presidente del Canoa Club, ha fondato la Mostra Nazionale del Cavallo assieme al cavalier Gualdani, l’avvocato Gaggi ed altri. Per oltre 60 anni socio del Rotary Club di Città di Castello di cui è stato presidente. Il 27 dicembre 1984 è stato insignito del titolo di Commendatore al merito della Repubblica poi dell’alta onoreficenza di Grande Ufficiale della Repubblica. Presidente dell’Avis dal 1965 sino al 2006 di cui era presidente onorario. Alla figlia Alessandra, alla nipote Elisa e al genero Eros Colcelli le condoglianze anche da parte della nostra redazione.