DANIELE MINNI
Cronaca

Allarme inquinamento: "Subito rinnovabili, alberi e comunità energetiche"

L’attacco di Alleanza verdi sinistra: "Non esiste un piano di riforestazione urbana. Trasporto pubblico fermo e mancano le colonnine di ricarica".

Allarme inquinamento a Terni

Allarme inquinamento a Terni

La città di Terni rimane tra quelle più inquinate d’Italia, si preannuncia ancora un’estate rovente, servono energie rinnovabili e più alberi. A lanciare, per l’ennesima volta, l’allarme inquinamento e l’emergenza ambientale è Alleanza verdi e Sinistra che riporta una serie di dati preoccupanti. "I medici per l’ambiente – scrive Avs – avvertono: Pm10 e Pm2.5 hanno già superato i limiti annuali. E mentre l’unica difesa naturale, gli alberi, viene tagliata, anche durante la nidificazione, non esiste un piano di riforestazione urbana". Questi però sono solo alcuni dei motivi che spingono Avs a lanciare l’emergenza ambiente.

"Nel 2024 – spiegano gli esponenti ternani del partito di Bonelli e Fratoianni –, Terni è stata tra le città più inquinate d’Italia (19esimo posto, Legambiente) e ha registrato ben 57 giorni sopra i 34 gradi, un triste record, come sottolineato anche dal Sole 24 Ore. Il trasporto pubblico resta fermo: né i bus all’idrogeno né quelli elettrici sono in funzione. Mancano le colonnine di ricarica, causando un danno erariale già denunciato dalla Filt Cgil".

Le istituzioni, denuncia ancora Alleanza verdi e Sinistra, sono praticamente ferme: "Il Piano ministeriale per l’aria (26 milioni) resta inapplicato: niente zone 30, ciclabili o incentivi. Anzi a Terni è stata revocata la limitazione del traffico ed è stata cancellata, come dicono i residenti del centro, la Ztl. Nel frattempo si riaccende Bioter, un inceneritore per rifiuti che vengono da fuori regione. Il sindaco Bandecchi propone addirittura una centrale nucleare – concludono da Avs – mentre il teleriscaldamento è ancora bloccato. Serve un cambio di rotta: energie rinnovabili, comunità energetiche e più alberi, ora".