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Alberto, 50 anni di Grifo Il commosso ultimo saluto

Tanti ex calciatori, tifosi e dirigenti del Perugia calcio al funerale di Tomassini. La bara portata dentro il ’Curi’. "Ti abbracciamo, sarai sempre uno di noi"

di Francesca Mencacci

PERUGIA

Arrivano in silenzio nella chiesa troppo piccola per contenerli tutti. Sono gli ex grifoni, sfilano quasi cinquanta anni di storia biancorossa, sono gli amici, i tantissimi tifosi, la gente comune. E poi il Perugia di oggi, con il presidente Santopadre, il capitano Angella, Comotto, il marketing e l’ufficio stampa. E anche una rappresentanza di ragazzi del settore giovanile. In tantissimi hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Alberto Tomassini, figura storica del Perugia calcio (nel 1975 iniziò, facendo il magazziniere), da quasi cinquanta anni vicino ai colori del Grifo, scomparso giovedì mattina, all’età di 73 anni. E dare un abbraccio alla famiglia, al figlio Leonardo, alla moglie Giuseppina, alla nuora Annalisa e la nipote Giulia, insieme al cane Pongo. Padre Mauro Angelini lo ricorda con una omelia ricca di commozione. In tanti non riescono ad entrare e ascoltano da fuori. In silenzio, con lo sguardo a terra, sfilano Nello Malizia, Fabrizio Ravanelli, Mario Colautti, Walter Novellino, Andrea Camplone, insieme a Francesco Ghini, Valentini, Fabrizio Nofri, Marco Gori, Fausto Vinti, Franco Vannini, Tinaglia, Alvaro Arcipreti, Molinari, ma anche i collaboratori del vecchio Grifo, come l’ingegner Regni e Tanci. Le mascherine e la commozione potrebbero aver nascosto tanti altri che lo hanno conosciuto un questi decenni di storia biancorossa.

Dopo la messa il feretro è stato portato all’interno dello stadio Renato Curi ed è stato esposto all’ultimo saluto dei ragazzi della Nord che hanno lanciato cori di grande vicinanza e rispetto. "Alberto non ti lasceremo mai", gli hanno "urlato" i tifosi dalla Curva. Schierati i dirigenti biancorossi e la famiglia per l’ultimo saluto all’interno dello stadio che Alberto ha amato e curato tanto negli anni. Tra i momenti più toccanti, il pensiero rivolto dai tifosi del Perugia presenti al figlio Leonardo quando il feretro è stato portato via: un invito a essere forte e non mollare. "Saremo sempre con te".