Al laghetto di Rignaldello nati sette piccoli cigni

Stupore e felicità per il lieto evento nell’area verde naturale. Le uova, covate per oltre. 35 giorni, si sono schiuse ieri.

Al laghetto di Rignaldello  nati sette piccoli cigni

Al laghetto di Rignaldello nati sette piccoli cigni

Le uova si sono schiuse e la primavera, sebbene piovosa, ha portato al laghetto nel parco pubblico di Rignaldello, alle porte del centro storico di Città di Castello, sette piccoli cigni, già pronti a prendere confidenza con l’acqua per poi tornare al sicuro tra le ali della mamma. A distanza di un anno circa dall’ultimo "lieto evento" la natura ha di nuovo stupito coloro che ogni giorno si occupano della gestione dell’area verde naturalistica e i numerosi frequentatori del parco, pronti a sfidare il maltempo di questi giorni, per immortalare un vero e proprio evento che si è rinnovato con numeri senza dubbio significativi. Quest’anno infatti le uova, covate per oltre 35 giorni, si sono schiuse e sono usciti fuori sette piccoli cigni che andranno a incrementare la famiglia di questi splendidi uccelli che da oltre 30 anni popolano il laghetto. "Emozione unica" per chi ha seguito il lieto evento, a cominciare dal consigliere dell’Arci Caccia Alberto Alunni che da sempre si prende cura dei cigni. "Alcuni piccoli appena schiusi e ancora protetti sotto le ali della mamma sono stati subito invitati a prendere confidenza con l’acqua e l’ambiente nel quale cresceranno. Ogni volta è sempre una gioia accogliere i nuovi cigni", ha detto Alunni. Essendo il parco molto frequentato, in special modo da famiglie con bambini, viene rivolta una raccomandazione a tutti coloro "che verranno qui in questi giorni: non gettate più il pane in acqua, perché è nocivo per i cigni appena nati. Al massimo un po’ di verdura e mais". La nascita di altri sette cigni ha rinnovato la tradizione consolidata del parco di Rignaldello, dove questa specie di uccelli vive da oltre trent’anni. Il primo cigno venne portato lì dopo essere stato rinvenuto ferito lungo la E45.