
"Addio Carla Bley". Indimenticabile a Umbria Jazz
Anche Umbria Jazz piange e commemora Carla Bley (nella foto), leggendaria compositrice e pianista, scomparsa martedì nella sua casa di Willow, un sobborgo di New York, all’età di 87 anni. "Addio Carla Bley – la ricorda il festival sui social –. Con lei se ne va una fra le più significative compositrici nella storia della musica improvvisata, nonché una fra le più originali arrangiatrici, indiscutibile signora dell’avanguardia, compositrice dei brani più significativi di Paul Bley e, insieme a Charlie Haden, ispiratrice e guida della Liberation Music Orchestra".
Il legame dell’artista con UJ è stato fortissimo: a Umbria Jazz Carla Bley è stata più volte protagonista e sono indimenticabili in particolare i concerti tenuti a San Francesco al Prato nel luglio 1996 che diedero vita al live “The Carla Bley Big Band Goes to Church”, uno dei dischi live più emozionanti di sempre. Perugia fu il clou della tournée che Carla Bley fece con Steve Swallow ed Andy Sheppard in Francia e in Italia e che appunto culminò con la registrazione del concerto a Umbria Jazz.
Dagli anni ‘60 Carla Bley è stata un’importante figura del free jazz e si è esibita con la Liberation Music Orchestra di Charlie Haden e con artisti come Steve Lacy, Don Cherry, Roswell Rudd, Jack Bruce, Robert Wyatt e con il batterista dei Pink Floyd Nick Mason. Risale al 1971 una pietra miliare del free jazz: il concept album “Escalator over the Hill” mentre nel corso degli anni Settanta Carla Bley fondò una big band, attiva fino a anni recenti, che portava il suo nome e che l’ha vista esibirsi sui palchi di tutto il mondo.