SILVIA ANGELICI
Cronaca

L’aula studio ha un’anima. Dedicata a Clara Sereni

Intitolata la Biblioteca Umanistica. Ferdinandi: "Una donna che ha lasciato una grande eredità. Scrittrice, intellettuale, politica e persona resistente".

La sindaca Vittoria Ferdinandi durante l’intitolazione dell’aula

La sindaca Vittoria Ferdinandi durante l’intitolazione dell’aula

"La biblioteca umanistica è un mio luogo del cuore. Sono davvero contenta che si sia deciso di dedicare un’aula proprio qui a Clara Sereni, persona straordinaria che è parte dell’arcipelago dei maestri dell’anima". Lo ha detto la sindaca Vittoria Ferdinandi intervenuta alla cerimonia di intitolazione di una delle sale della struttura all’intellettuale e scrittrice Clara Sereni scomparsa nel 2018. Erano presenti, tra gli altri, Francesca Silvestri, coordinatrice del Premio Letterario Nazionale Clara Sereni, Simone Casini, docente di Letteratura italiana, Sabrina Boldrini, direttrice della Biblioteca e Anna Sereni, sorella di Clara.

"L’intitolazione - osserva Boldrini - è motivo di soddisfazione perché lascia un segno tangibile, visto che da ora in avanti gli studenti che usufruiranno della biblioteca avranno la possibilità di conoscere Sereni e la sua attività". Ferdinandi, pur non avendo potuto conoscere di persona Sereni, ha detto di "aver toccato con mano l’eredità che lei ha lasciato nella nostra comunità, costruendo tanto a beneficio della collettività. Clara Sereni, infatti, è stata scrittrice, intellettuale, politica e resistente, un’ultimista (come amava definirsi) incapace di voltare lo sguardo nei confronti della marginalità, e capace di trasformare l’individuale in collettivo sempre utilizzando un linguaggio universale.

Fu proprio Sereni a coniare il neologismo “casalinghitudine” per esprimere il senso di profonda solitudine dell’universo femminile. Ma Sereni è stata anche una persona che ha voluto lasciare una precisa testimonianza di vita, partendo da un dolore immenso relativo alla situazione del figlio, trasformato poi in

qualcosa di straordinario nel progetto “Città del sole”.

Sereni lascia il segno anche con il Premio letterario a lei intitolato. "Iniziativa - sottolinea Casini - che rappresenta per i nostri giovani un’importante occasione per conoscere la letteratura del nostro tempo approfondendo i temi civili, tra cui spiccano il sociale, la condizione femminile, il disagio in particolare quello psichico".

Silvia Angelici