Addio a Giorgio Ferrara Il direttore artistico che ha fatto rinascere il Festival dei Due Mondi

Dolore e commozione a Spoleto e in Umbria. "E’ entrato nella storia"

Addio a Giorgio Ferrara  Il direttore artistico  che ha fatto rinascere   il Festival dei Due Mondi

Addio a Giorgio Ferrara Il direttore artistico che ha fatto rinascere il Festival dei Due Mondi

Dolore e sgomento a Spoleto e in tutta l’Umbria per la scomparsa di Giorgio Ferrara, avvenuta giovedì sera, all’età di 76 anni, in un ospedale di Roma dove era da tempo ricoverato. Per tredici edizioni, dal 2008 al 2020, è stato il direttore artistico del Festival dei Due Mondi e con la forza del suo talento concreto e insieme visionario, la determinazione, le scelte coraggiose l’ha fatto rinascere e tornare alla grandezza e al prestigio internazionale degli anni di Gian Carlo Menotti, dopo una forte crisi.

Tra i maggiori registi italiani, Ferrara (fratello maggiore del giornalista Giuliano) aveva spaziato tra teatro, cinema, opera, insieme alla moglie Adriana Asti, musa e compagna di una vita. E a Spoleto, come amava ricordare, era legato fin dagli esordi della carriera, avvenuta nel 1969, come aiuto regista di Luca Ronconi per il celebre “Orlando furioso”. All’epoca aveva conosciuto il maestro Menotti di cui nel 2008 aveva assunto l’eredità, dando il via a una magnifica avventura, conclusa con l’edizione, straordinaria, complessa e quasi incredibile, del 2020, in piena pandemia.

Adesso, nel lungo addio, il pianto si mescola ai ricordi e alla riconoscenza. Lo saluta il Festival dei Due Mondi, che si stringe ad Adriana Asti e alla famiglia: l’affetto dei collaboratori, delle maestranze e di tutta la città testimonia la sua capacità di entrare in contatto con i luoghi e con le persone. "Il segno di Ferrara nella storia del Festival – sottolinea la direttrice artistica Monique Veaute – passa attraverso gli artisti di rilevanza mondiale che ha saputo portare a Spoleto edizione dopo edizione. Alla sua grande conoscenza del Teatro si deve la presenza di nomi come Luca Ronconi e Robert Wilson così come significative sono state le sue regie da Amelia al ballo di Menotti a Gogo no eiko di Henze, dal Giro di vite di Britten alla trilogia di Mozart. Il mondo della cultura e del teatro italiano perde una delle voci più significative degli ultimi anni".

Cordoglio del sindaco e presidente della Fondazione Festival Andrea Sisti: "L’estro, la maestria, la dinamica pacatezza di Giorgio Ferrara saranno per sempre una parte importante della storia del Festival. A Spoleto nessuno dimenticherà mai la straordinaria capacità con cui è riuscito a dare nuova linfa alla manifestazione". Il presidente del Consiglio comunale, Marco Trippetti esalta la sua capacità di "sperimentare e tenera viva la tradizione", il Partito Democratico spoletino ricorda che a lui si deve anche "la ritrovata armonia con Carla Fendi e la sua Fondazione, tanti altri nuovi amici del Festival e gloriosi ritorni".

Sofia Coletti