A sinistra traballa il “campo largo“. Non piace a tutti il candidato Pd

Scettico il M5S che rimanda la decisione alla propria assemblea. Indeciso anche Foligno in comune

A sinistra traballa il “campo largo“. Non piace a tutti il candidato Pd

A sinistra traballa il “campo largo“. Non piace a tutti il candidato Pd

La ‘coalizione progressista’ mostra le prime crepe, ancor prima di costituirsi formalmente. Non piace a tutti il candidato sindaco proposto dal Pd; a storcere il naso è il M5S, mentre Foligno in comune prende tempo. Riuniti giovedì sera, i rappresentanti di Pd, Movimento Cinque Stelle, Patto x Foligno, Foligno 2030 e Foligno in comune hanno analizzato i nomi dei candidati messi sul tavolo, partendo dalla novità di Marco Mariani, individuato dai Dem come alfiere del centrosinistra nella corsa verso la poltrona di sindaco. Su Mariani, Patto x Foligno e Foligno 2030 hanno “aperto“. Foligno in comune, invece, non ha sciolto la riserva: pur apprezzandone il valore e l’autorevolezza, ha però avanzate anche alcune perplessità sul carattere ‘innovativo’ della candidatura nell’interpretare le prossime stagioni. La lista quindi ha rimandato la propria decisione ai primi giorni della prossima settimana, quando vedrà il candidato per un colloquio più approfondito. Obiettivo dell’incontro sarà capire come Mariani si pone su alcuni nodi programmatici che la coalizione ha individuato nei mesi di lavoro svolti in particolare sui contenuti del programma. Il capitolo più spinoso resta quello del M5S. Rappresentati al tavolo della coalizione da Andrea Pichelli e Rosangela Marotta, i pentastellati hanno bocciato il nome di Mariani, rimandando però la decisione definitiva all’assemblea del gruppo territoriale, che si riunirà lunedì prossimo. Ribadendo la stima della persona e del professionista, i 5 Stelle hanno sottolineato come il profilo di Mariani, già amministratore del Comune nel decennio ’80-’90, non rientri nei requisiti posti all’inizio della “trattativa“, ovvero quello di escludere chiunque abbia svolto ruoli nel governo cittadino.

Questo fatto, per il Movimento Cinque Stelle, sarebbe una condizione irrinunciabile "per rispondere alla richiesta di innovazione della città". L’assemblea del gruppo territoriale, a questo punto, sarà l’organo sovrano per dirimere la questione. Se dovesse avallare Mariani, i Cinque Stelle torneranno al tavolo. Se invece ci fosse il ’no’ al candidato proposto dai Dem, il M5S tornerà a ragionare con gli alleati di fronte ad un’apertura su altri nomi. Sul tavolo, di nomi, effettivamente ce n’erano anche altri, che sono ancora tutti lì. Foligno in Comune aveva proposto in tempi non sospetti Diego Mattioli, esperto di progettazione europea. Il Movimento 5 Stelle aveva puntato a sua volta sul capogruppo David Fantauzzi e Patto x Foligno aveva scelto il giornalista Andrea Luccioli, nome ritenuto portatore di profonda innovazione e che, nelle scorse settimane, avrebbe coagulato intorno a sé un consenso ritenuto trasversale. L’ipotesi primarie resta comunque all’orizzonte.

Alessandro Orfei