"A Colfiorito un laboratorio di ricerca archeologica"

Dalla tavola rotonda propedeutica alla ’Conferenza permanente della montagna’ le linee guida per lo sviluppo: necessario arginare lo spopolamento

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Fare di Colfiorito un "Laboratorio nazionale di ricerca archeologica", valorizzare le fiere di Plestia e impegnarsi per arginare lo spopolamento e tutelare l’ambiente. Sono queste le linee guida emerse venerdì sera nella tavola rotonda in preparazione della "Conferenza permanente della montagna", riunita in occasione dell’edizione 2022 della Sagra della patata rossa di Colfiorito. Un appuntamento che, nelle intenzioni degli organizzatori come il vicepresidente della Sagra, Domenico Lini, vuole essere quadrimestrale e produrre progetti e proposte da realizzare. Insieme si sono ritrovato la dottoressa Laura Bonomi Ponzi, Daniele Mantucci, Albano Agabiti, Sandro Ciani, Fabio Bettoni, Piero Conversini, Ettore Orsomando, Alberto Avoli, Paolo Montioni e Alfiero Pepponi.

Un quadro di relatori molto amplio e con competenze diverse, che è servito a fotografare nel migliore dei modi la situazione attuale. Dopo i saluti del presidente della Sagra, Stefano Morini, la ex Sovrintendente Laura Bonomi Ponzi ha sottolineato l’importanza archeologica di Colfiorito, "meta di campagne di scavo dagli anni ’70 al 2008". "Ci sono beni – ha detto – che non possono rimanere per addetti ai lavori. Serve valorizzare la Domus pubblica con i pavimenti a mosaico. Troviamo i finanziamenti per realizzare la copertura e rendiamola fruibile. L’obiettivo deve essere ripartire con la campagna di scavi, magari con le Università straniere". Questo, per la Bonomi Ponzi, sarebbe l’inizio di un percorso per percorsi con posti di sosta, che possano anche valorizzare i prodotti locali. Per Fabio Bettoni l’idea è ripartire dalle fiere di Plestia. "Le fiere erano momenti di scambio che mettevano in contatto economie diverse. Ripensiamole in maniera seria – ha suggerito – coordinandoci con Foligno". Daniele Mantucci, presidente del Centro Studi, ha suggerito di puntare sempre di più sull’interregionalità mentre Ettore Orsomando ha acceso l’allarme della situazione dell’ambiente. Una situazione sulla quale Alfiero Pepponi, Coordinatore per la Regione Umbria Lipu ODV, si è soffermato di più, non nascondendo le emergenze, come la scomparsa delle ninfee a causa delle nutrie.

La strada, per l’ex procuratore della Corte dei Conti, Alberto Avoli, intervenuto per la Fondazione Sorella Natura, è "una comunicazione pressante per far sì che la nuova SS77 diventi un’opportunità. La salvaguardia dell’ambiente deve portare anche alla nascita di attività imprenditoriali per il territorio". Di "patto per la montagna, dove realizzare agricoltura di qualità" ha parlato il presidente del Consorzio di Bonifica Umbra, Paolo Montioni e la "necessità di un’alleanza tra tutti gli attori che devono rispondere ai cittadini" è stato l’auspicio del presidente di Coldiretti Umbria, Agabiti. Conclusioni affidate al vicesindaco Riccardo Meloni che ha parlato di "grande lavoro di squadra" da fare.

Alessandro Orfei