Controlli sulle liste d'attesa e falsi ricoveri: medici e infermieri nei guai. Radiologo in malattia scoperto a lavorare in struttura privata

L’indagine del Nas anche a Perugia. A livello nazionale denunciate 26 persone ritenute responsabili di reati di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato e interruzione di pubblico servizio

Controlli dei carabinieri del Nas negli ospedali
Controlli dei carabinieri del Nas negli ospedali

Perugia, 8 settembre 2023 - Verifiche su oltre 3.800 liste d'attesa, denunciati 26 medici e scoperte 195 agende di prenotazione "bloccate". È il risultato dell'intensa attività di controllo effettuata su tutto il territorio nazionale dai carabinieri dei Nas, tra luglio e agosto, di concerto con il Ministero della Salute, per verificare la gestione delle liste di attesa per l`erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, afferenti al Servizio sanitario pubblico.

Ci sono anche  due medici e due infermieri in servizio in Umbria tra quelli denunciati dagli uomini del Nas. A Perugia è stato scoperto un medico radiologo che svolgeva attività privata in un altro ospedale, pur trovandosi in malattia. In questo caso, viene spiegato che "il professionista avrebbe messo a conto della Regione prestazioni privata e in due casi mentre era in malattia con l’ospedale di cui era dipendente avrebbe prestato servizio in un’altra struttura sanitaria pubblica con sede fuori dal territorio regionale. Nei guai anche infermieri che avrebbero svolto esami ematici a favore di privati attestando falsi ricoveri".  E poi c'è il caso del medico umbro in servizio in un ospedale della provincia di Perugia che faceva visite a pazienti, tra questi si presume anche alcuni ai quali era legato da rapporti di amicizia, ai quali poi avrebbe prenotato l’intervento chirurgico scavalcando le liste d’attesa. 

Le ispezioni sono state eseguite nei  presidi ospedalieri e ambulatori delle aziende sanitarie, compresi gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, nelle strutture private accreditate, con la finalità di accertare il rispetto dei criteri previsti dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), stilati per assicurare un corretto accesso alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario pubblico e uniformare un`equa e tempestiva erogazione dei servizi sanitari a favore dei cittadini.

A livello nazionale sono stati effettuati accessi in  1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il SSN, analizzando 3.884 liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite mediche specialistiche e di esami diagnostici.

Gli accertamenti dei NAS hanno consentito di individuare condotte penalmente rilevanti che hanno determinato il deferimento all`autorità giudiziaria di 26 tra medici e infermieri, ritenuti responsabili di reati di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio. Tra i casi più rilevanti, i Nas di Milano, Torino, Perugia e Catania hanno deferito 9 medici per aver favorito conoscenti e propri pazienti privati, stravolgendo le liste d`attesa, consentendo loro di essere sottoposti a prestazioni in data antecedente rispetto alla prenotazione ed eludendo le classi di priorità. Il NAS di Reggio Calabria ha deferito, per l`ipotesi di peculato, 3 medici di Aziende Sanitarie per aver prestato fraudolentemente servizio in un poliambulatorio privato sebbene contrattualizzati in regime esclusivo con le aziende sanitarie pubbliche. L`attività ispettiva svolta sull`ingente mole di dati e di riscontri relativi a oltre 3 mila 800 agende ha consentito, inoltre, di rilevare 1.118 situazioni di affanno nella gestione delle liste di attesa e superamento delle tempistiche imposte dalle linee guida del Piano nazionale, pari al 29% di quelle esaminate.