"Romeo e Giulietta", bufera giudiziaria sul capolavoro di Zeffirelli per una scena di nudo

Il film è uscito nel 1968. Ora i due attori protagonisti chiedono danni alla Paramount per oltre mezzo miliardo di dollari

Olivia Hussey e Leonard Whiting, protagonisti di Romeo e Giulietta di Zeffirelli (1968)

Olivia Hussey e Leonard Whiting, protagonisti di Romeo e Giulietta di Zeffirelli (1968)

Firenze, 4 gennaio 2023 – “Romeo e Giulietta” è uno dei grandi capolavori del maestro fiorentino Franco Zeffirelli. Uscito nel 1968, il film è oggi al centro di una bufera mediatica e giudiziaria per una scena di nudo.

Il regista fiorentino, scomparso nel 2019, realizzò una delle prime e più fedeli trasposizioni cinematografiche dell’opera di Shakespeare. E questo si ritrova anche nella scelta delle varie location italiane dove girare le scene. In particolare, il cortile e gli interni di Palazzo Piccolomini a Pienza, in provincia di Siena, furono invece scelti dal maestro Zeffirelli per ambientare la festa a casa Capuleti, per il primo incontro tra i due innamorati e per tutte le scene in casa Capuleti. Nella piazza della stessa Pienza fu anche girata la scena nella quale Mercuzio, Benvolio, Romeo e tutti i compagni si recano al ballo in maschera.

Il film di Zeffirelli è anche una delle prime versioni per il cinema in cui gli attori principali erano molto vicini all'età dei personaggi originali. Infatti, durante le riprese Leonard Whiting (Romeo) aveva diciassette anni e Olivia Hussey (Giulietta) sedici. Adesso i due attori ultrasettantenni hanno fatto causa alla Paramount per lo sfruttamento di immagini sessuali di minorenni, chiedendo danni per oltre mezzo miliardo di dollari. I due attori hanno presentato l'azione legale alla Superior Court di Santa Monica sostenendo di esser stati sfruttati sessualmente mentre Zeffirelli avrebbe dato le sue assicurazioni che nel film non ci sarebbero state scene di nudo e che i due ragazzi avrebbero indossato biancheria color carne nella scena in camera da letto. L’ultimo giorno delle riprese, però il maestro fiorentino li avrebbe implorati di spogliarsi, “altrimenti il film sarebbe stato un fiasco”.

La pellicola, invece, fu un successo globale: quasi 40 milioni di dollari d'incasso solo negli Stati Uniti e due Premi Oscar. Ma già all'uscita fu coinvolto da polemiche per via della scena di nudo tra i due protagonisti e della loro minore età. Negli Stati Uniti il film ottenne il rating A, per adulti, mentre in Italia Zeffirelli dovette ottenere un permesso speciale dalla censura per poter uscire nelle sale. Alla stessa protagonista fu proibita la visione a causa della scena da lei interpretata e l'attrice commentò come fosse possibile che non potesse vedere qualcosa che “vedo nello specchio ogni giorno”.

Dopo oltre 54 anni dal debutto al botteghino quelle polemiche sono esplose nuovamente con l’avvio di una battaglia legale dove, però, manca la versione di Zeffirelli. I due attori sostengono che le immagini di nudo presenti nel film avrebbero causato loro “angoscia mentale e stress emotivo negli ultimi 55 anni”. Il manager Tony Marinozzi, che sostiene la causa contro Paramount dei due attori, ha dichiarato: “Quello che è stato detto loro e ciò che è accaduto sono due cose diverse. Si sono fidati di Franco. A 16 anni, come attori, si sono fidati che non avrebbe violato la loro fiducia. Franco era loro amico e, francamente, a 16 anni, cosa potevano fare? Non avevano opzioni. Non c'era #MeToo”. L'avvocato Solomon Gresen (che difende i due attori) ha aggiunto: “Le scene di nudo di minori sono contro la legge e non dovrebbero essere mostrate. Questi sono dei ragazzi davvero giovani e innocenti, negli anni '60, che non comprendevano cosa stava per accadere. Improvvisamente sono stati famosi a un livello che non si attendevano, e inoltre erano stati violati in un modo che non sapevano gestire”.

Secondo “Variety”, l’attrice Hussey nel 2018 aveva in realtà difeso la scena sostenendo che quella fosse necessaria per il film e che in Europa era normale vedere dei passaggi di nudità. L’attrice aveva poi sottolineato: “Leonard, inoltre, non era per niente timido”. A metà delle riprese mi ero completamente dimenticata di non indossare vestiti”. Va ricordato che per l’attrice quel film è stato il trampolino di lancio della carriera: la pellicola le consentì di raggiungere una vasta popolarità: nel 1968 vinse il Golden Globe come attrice rivelazione e nel 1969 lun David di Donatello come miglior attrice.