Riflettori sulle migliori performance I fatturati delle prime 500 imprese

Lo studio curato dal team del professor Giunta dell’Università di Firenze: "Si tratta del 3% delle società di capitali del territorio, ma generano l’86% dei ricavi, il 96% della ricchezza lorda e il 76% della forza lavoro" .

Riflettori sulle migliori performance  I fatturati delle prime 500 imprese

Riflettori sulle migliori performance I fatturati delle prime 500 imprese

FIRENZE

"Le imprese fiorentine hanno registrato mediamente, nel 2021, una crescita del fatturato pari al 29%. Una variazione superiore a quella nazionale (pari al +25,7%) riportata dall’Osservatorio FNC sui bilanci delle società di capitali (CNDCEC, 2022), e tale da lasciar immaginare che le aziende abbiano recuperato interamente i volumi di vendita pre-pandemici". È il quadro che emerge dall’analisi di Top 500 curata dal professor Francesco Giunta, ordinario di Economia aziendale al Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze, dalla professoressa associata Laura Bini e dal loro team composto da Lorenzo Simoni, ricercatore dell’Università di Genova, Rebecca Miccini, ricercatrice dell’Università di Firenze ed Edoardo Nesi, dottorando dell’Università di Firenze.

Giunta alla quarta edizione, Top 500 prende in esame i bilanci 2021 delle prime 500 imprese per fatturato della provincia fiorentina. Un gruppo che rappresenta solo il 3% delle società di capitali con sede in provincia, ma che genera l’86% del fatturato e il 96% della ricchezza lorda (in termini di Ebitda), impiegando il 76% della forza lavoro. Queste aziende rappresentano il motore dell’economia fiorentina, anche per l’indotto.

Secondo l’analisi dell’Università di Firenze, le imprese che chiudono il bilancio in utile sono l’85%, una percentuale maggiore del dato nazionale (CNDCEC, 2022). Migliorano i margini lordi, misurati dall’indice EbitdaRicavi che aveva un valore medio del 6% nel 2020 e che si attesta al 7,2% nel 2021. La redditività degli investimenti passa intanto mediamente dal 3,4% del 2020 al 4,9% del 2021. Sotto il profilo della solvibilità, si riduce il livello di capitalizzazione, passando mediamente dal 33% al 32%.

L’incremento del debito, tuttavia, non si ripercuote negativamente sulla solvibilità delle imprese. L’indice di copertura degli oneri finanziari, infatti, si presenta in netto miglioramento rispetto al 2020, con una ricchezza lorda generata dall’impresa (Ebitda) che supera di 21,3 volte il valore degli oneri finanziari, contro un valore di 14,5 rilevato per il 2020. Suddividendo il gruppo di aziende per soglie dimensionali, emerge che le Top 500 fiorentine sono per il 28% grandi imprese, per il 62% medie e per il 10% piccole. I risultati per il 2021 mostrano una dinamica abbastanza simile per grandi e medie imprese, con un livello di crescita del fatturato analogo (22% per le grandi e 23% per le medie) e un margine lordo sulle vendite (EbitdaRicavi) al 7,6% per le grandi e 7,9% per le medie.

L.C.