Inflazione e tensioni internazionali "Conoscere i motivi della crisi per rafforzare la resilienza delle Pmi"

I partner PwC: "Nei momenti di difficoltà è strategico capirne le cause per impostare una concreta reazione. Sfruttare le opportunità di finanza agevolata e di sviluppo sostenibile, molto apprezzate dagli investitori".

Inflazione e tensioni internazionali  "Conoscere i motivi della crisi  per rafforzare la resilienza delle Pmi"

Inflazione e tensioni internazionali "Conoscere i motivi della crisi per rafforzare la resilienza delle Pmi"

FIRENZE

La crisi internazionale, il rincaro delle materie prime, l’inflazione. Quello che l’economia sta attraversando è sicuramente un periodo complesso, che guarda al futuro fra luci e ombre. "Per il 2023, dal punto di vista dell’impatto dell’aumento dei prezzi energetici sul fatturato delle aziende – sostiene Alessandro Parrini, partner PwC Italia – i settori più impattati saranno quello sanitario, cartario e del cemento. Sul fronte della stabilità, la leva finanziaria lorda delle imprese italiane non finanziarie si è attestata nel 2021 al 39,9%. Per le Pmi invece è prevista aumentare nel 2023 in tutte le aree territoriali rispetto ai livelli pre-pandemia. L’individuazione delle cause di una crisi e la susseguente strategia di reazione, dalla ristrutturazione dell’organizzazione del personale alla realizzazione concreta di attività volte alla stabilizzazione sono elementi indispensabili per la resilienza delle Pmi e, conseguentemente, dell’intero sistema Paese. Da qui l’importanza di studi e approfondimenti dedicati".

Fra i segni positivi le opportunità di finanza agevolata. "Gli strumenti di questo tipo si sono moltiplicati dopo la pandemia – spiega Simone Guidi, partner PwC Italia – fra contributi a fondo perduto o in conto interessi, agevolazioni fiscali, crediti d’imposta o finanziamenti a tassi agevolati. Le risorse possono essere impiegate dalle imprese per investimenti in diversi ambiti, tra cui l’innovazione di prodotti o processi, l’acquisto di beni strumentali, impianti e macchinari, l’attività di R&S, certificazioni, registrazione di brevetti, formazione del personale, o progetti di sostenibilità ambientale e internazionalizzazione". "Diverse misure di finanza agevolata sono previste anche tra gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – spiega Marco Mancini, partner PwC Italia – declinazione nazionale da 191,5 miliardi di euro di Next Generation Eu. In aggiunta ai fondi europei, il Governo italiano si è dotato di un Fondo complementare di finanziamento, per ulteriori 30,6 miliardi di euro. Il Pnrr può quindi avvalersi di circa 222 miliardi per rimuovere gli ostacoli strutturali che hanno limitato la crescita economica del Paese. Di questi fondi, il 40% sarà allocato per la transizione ecologica e il 25% per il digitale, con 82 miliardi riservati al Mezzogiorno".

Tema altrettanto importante è proprio lo sviluppo sostenibile. "La sostenibilità non è solo una questione ecologica – spiega Veronica Poggi, partner PwC Italia – implica anche il benessere delle persone e delle comunità e la qualità di pratiche e processi aziendali. Queste tre dimensioni sono identificate dall’acronimo Esg: sostenibilità ambientale (Environmental), sociale (Social) e di Governance e permettono a investitori, dipendenti e consumatori di valutare l’operato aziendale in termini di sostenibilità".

Lisa Ciardi