Gli indicatori del benessere Case, Pil e depositi bancari I valori continuano a crescere

I dati relativi alla ricchezza testimoniano un forte dinamismo nelle performance della città. Elevati anche i valori per la spesa in beni durevoli. Ma l’inflazione corre più forte che altrove.

FIRENZE

Nel capitolo "Ricchezza e Consumi" Firenze conquista il 31° posto, dopo Belluno, Bologna e Bolzano che si collocano ai primi tre, guadagnando ben otto posizioni rispetto al 2021. Anche il capoluogo toscano, che è salito sul podio ben tre volte dal 1990 ad oggi, nella classifica de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita, sembra risentire delle spinte inflazionistiche e dei rincari generalizzati dovuti anche al conflitto in corso.

Ma scendiamo nei dettagli dei parametri presi in considerazione per questo capitolo. Se il Pil pro capite regala la quarta posizione con quasi 40mila euro, subito dopo Bologna, Bolzano e Milano, Firenze si piazza al terzo posto per il prezzo medio di vendita delle case con 4.450 euro al mq per un immobile in una zona semi centrale. Meglio solo Roma (5mila euro al mq) e Milano (5.200euro al mq). Per l’indagine, la popolazione ‘over’ fiorentina è tra le più ricche d’Italia. Con il reddito medio da pensioni di vecchiaia che supera i 21mila euro all’anno, Firenze è 15ª su 107.

Prima del capoluogo toscano solo Venezia, Parma, Monza, Torino, La Spezia, Palermo, Livorno, Napoli, Bologna, Genova, Trieste, Milano, Cagliari e Roma. La città del Giglio conquista il 22° gradino sui depositi bancari con oltre 22mila euro pro-capite mentre, in tema di riqualificazione energetica, la classifica posiziona Firenze al 43° posto con 66,40 euro per abitante. Per i consumi di beni durevoli, in città si spendono 3.155 euroanno a testa (2.687 a livello nazionale). Se si prende in esame il parametro inflazione su energia, gas e prodotti combustibili, il quadro peggiora. In alcune realtà del Sud come ad esempio Matera e Potenza il costo di queste voci aumenta, dopo la crisi in Ucraina, del 96%. Per Firenze, invece, la situazione è più preoccupante: i prezzi salgono del 146,7% tant’è che il capoluogo toscano si attesta all’80ª posizione. Per l’inflazione relativa alle voci generi alimentari e bevande non alcoliche, la situazione migliora ma solo lievemente: la città del Cupolone si colloca al 77° scalino con il +14,5%.

La classifica prende in esame anche il reddito di cittadinanza. Indicatore che porta Firenze al 24° posto con una media di sei assegni ogni mille abitanti (rispetto alla media di 0,53 di Bolzano che si colloca al primo posto e di 55,50 di Crotone all’ultimo posto). "Purtroppo le spinte inflazionistiche – spiega Luca D’Onofrio, presidente Federconsumatori Toscana – colpiscono soprattutto le fasce più deboli".

Rossella Conte