GRETA ERCOLANO
Tempo libero

La creatività al femminile: "Festival unico in Italia"

A tu per tu con la direttrice artistica dell’edizione numero 40, Grazia Di Michele "Mi sono resa conto di quanto la kermesse sia importante per la città".

Grazia Di Michele, direttrice artistica di Effetto Venezia 2025

Grazia Di Michele, direttrice artistica di Effetto Venezia 2025

di Greta Ercolano

L’evento più atteso di tutta l’estate è ormai arrivato, questa sera Effetto Venezia illuminerà per la 40esima volta il quartiere della Venezia, a spiegarci meglio il valore e il significato di questa speciale edizione nelle prossime righe sarà nient’altro che la direttrice artistica, Grazia di Michele.

Un’edizione particolarmente importante, in occasione dei 40 anni del festival, come si sente?

"Non si tratta della mia prima edizione, già l’anno scorso mi ero occupata della direzione artistica di Effetto Venezia, ma quando mi è stato proposto dal sindaco di dirigere una seconda edizione, per di più con questo tema, non ho avuto dubbi, si tratta di un titolo molto in linea con la mia carriera. Ho avuto la possibilità di guardare il docu-film di Marco Bruciati e grazie a questo ho capito quanto Effetto Venezia sia importante per la città, in questi due anni ho cercato di contribuire portando la mia esperienza di musicista".

Una grande risposta da tutta Italia, pensa che sia una questione legata al tema scelto o al fatto che ormai quello del festival sia un palcoscenico molto ambito?

"Io credo più la seconda, non esiste nessun festival in Italia con queste modalità, ovvero che senza pagare nessun biglietto danno la possibilità al pubblico di godere di più esibizioni e di vario genere, inoltre la cura di Fondazione Lem nell’organizzazione è esemplare tutti gli artisti che sono passati mi hanno fatto i complimenti".

Questa edizione parlerà di creatività femminile, cosa la rende così diversa da quella maschile?

"Inizialmente penso fosse soprattutto una questione di temi, quando ho iniziato a scrivere le mie canzoni mi sono resa conto che erano gli uomini a cantare per le donne che invece nei loro brani affrontavano argomenti molto diversi. Poi tante differenze sono anche frutto dell’educazione che porta i bambini e le bambine a sviluppare una sensibilità diversa che si riflette anche nella creatività".

Quali sono gli appuntamenti di cui è più orgogliosa?

"Lo spettacolo d’apertura con Raffaele Paganini è entusiasmante, ho scelto di dare grande spazio alla danza perchè se parliamo di creatività femminile non possiamo non pensare alla danza. Ovviamente da non perdere gli appuntamenti con Patty Pravo, Eugenio Finardi e il talk con Gino Cecchetin".