Pielle, una cavalcata davvero entusiasmante

La squadra ha messo in fila sedici successi consecutivi. E ora l’ingresso di Costa nella società rafforza il gruppo ancora di più

Pielle, una cavalcata davvero entusiasmante

Pielle, una cavalcata davvero entusiasmante

Con uno slancio di confidenza, possiamo dirlo senza esagerare: la stagione regolare della Pielle si è conclusa con un turno d’anticipo. Per come maturato, il sedicesimo successo di fila contro la temibile corazzata di Herons ha rappresentato, l’apice, il culmine, la ciliegina sulla torta di quello che coach Cardani ha definito "un girone di ritorno straordinario". Come dargli torto. Parla il campo. E la Caffè Toscano, il suo girone, l’ha vinto. Durante l’anno, il fattore che ha maggiormente impressionato gli addetti ai lavori è il salto di maturità mentale che la squadra ha registrato. Certo, alla base resta la pianificazione di un mercato che ha portato in dote qualità e profondità al roster, a cui c’è solo da stringere la mano al Dg Petronio. Ma alla Pielle se non sono più capitati scivoloni imprevisti (in termini di risultato) è perchè evidentemente il gruppo ha acquisito una resilienza tale da saper uscire da qualsiasi messa all’angolo da parte degli avversari. Fronte societario, a alzare l’asticella ha pesato il recente ingresso nel cda di Giuseppe Costa, ad genovese di Costa Edutainment spa (dall’immobiliare a Costa Crociere fino agli Acquari, tra cui Livorno oltre che Genova). Poi però, arriva l’imprevisto che non ti aspetti. Il derby all’ultima di campionato contro rivali di sempre della Libertas. E la Pielle crolla. Rivedendo a mente fredda la "partita che conta per la città", è sembrato che Chiarini e compagni abbiano peccato di inesperienza. "Onestamente, non ci siamo presentati. Non siamo scesi in campo. Quanto successo è gravissimo. Chiediamo scusa come squadra a chi ci paga lo stipendio, a chi ci supporta, alla proprietà e ai tifosi, perché la squadra oggi la partita non l’ha proprio giocata", commentava a caldo Cardani la sera del 21 aprile.

Andrea Costa Imola domani sarà la prima avversaria nel tabellone dei quarti per le Triglie. Alla vigilia, l’aspettativa è constatare le tenuta mentale del gruppo. Giusto per capire se la lezione è stata imparata. Perché sarebbe folle compromettere una stagione stratosferica (e dei record, non dimentichiamo la Supercoppa vinta a ottobre), per un (grave) passo falso nel derby. Non può e non deve una sconfitta cocente compromettere il fatto e il da farsi. Ma inevitabilmente, essendo la capolista, l’asticella della Pielle per questi playoff non può che essere altissima.

Francesco Ingardia