“La chiave di volta sono le infrastrutture“

Giannecchini (Cna Lucca) : “Le nostre imprese hanno bisogno di accelerare gli interventi ferroviari, stradali e anche a livello telematico“

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E’ uno scenario importante quello che l’artigianato e la piccola impresa rappresentano nell’economia della nostra provincia. Con oltre 2.260 imprese e 5mila addetti nel solo comune di Lucca, sono il secondo comparto dopo il commercio per numero di aziende e il terzo per numero di addetti. Di fatto, un punto di forza nel sistema economico che risente ancora della crisi del Covid (meno 191 occupati rispetto al 2018), ma che dimostra grande forza di resilienza, con un aumento di 52 imprese rispetto al pre pandemia.

“In un quadro di tale rilevanza – spiega Andrea Giannecchini, presidente di Cna Lucca – è necessario che le pubbliche amministrazioni siano in grado di creare un ambiente culturalmente e economicamente favorevole alla creazione e allo sviluppo delle imprese, per favorire il passaggio verso un’economia basata sulla conoscenza. Questo è possibile farlo attuando politiche locali specifiche in una logica di distretto, all’interno di una strategia ampia e pluriennale, da condividere, fra gli altri, anche con le associazioni di categoria”. “Da parte nostra – continua Giannecchini – abbiamo sempre dato la disponibilità ad essere soggetti attivi nella concertazione con gli enti ed abbiamo proposto le azioni che riteniamo prioritarie per il sostegno delle imprese che rappresentiamo. In primis, la necessità di una diversa mobilità e di nuove infrastrutture”.

Per la Cna l’economia ha bisogno di infrastrutture materiali che consentano un’integrazione fisica del territorio e una velocità degli scambi delle merci e di mobilità delle persone per mantenere e sviluppare la nostra competitività.

“Riteniamo indispensabile accelerare gli interventi sia ferroviari che stradali – prosegue il presidente dell’associazione – così come crediamo altrettanto importante investire nelle infrastrutture immateriali, come le reti informatiche e telematiche e l’alta formazione”. Con un modello di sviluppo del nostro territorio basato in parte sul turismo, per la Cna diventa centrale, inoltre, la valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale che può rappresentare un motore dello sviluppo da promuovere come progetto di marketing territoriale. Ma adesso una delle urgenze più rilevanti per questo settore è quella relativa ai costi di gestione, soprattutto energetici, quest’ultimi aumentati drammaticamente in questi mesi aggiungendosi al già alto livello delle tariffe locali e del costo dei servizi. “Il folle incremento dei costi energetici degli ultimi tempi – conclude Giannecchini – sta mettendo in serissima difficoltà molte delle nostre imprese che utilizzano molta energia per le loro attività“.