Viva il Parco delle Clarisse Gli "Orti di San Giorgio" scrigno verde da condividere

Una comunità che all’ombra del castello medievale si diverte a zappare e seminare. Un’area degradata di cinquemila metri quadrati, ora è il fiore all’occhiello della Spezia.

Viva il Parco delle Clarisse  Gli "Orti di San Giorgio"  scrigno verde da condividere

Viva il Parco delle Clarisse Gli "Orti di San Giorgio" scrigno verde da condividere

"Abbiamo avuto riconoscimenti negli anni, ma la nostra vera medaglia è la comunità di persone che si è creata intorno al progetto: spero che possa andare avanti, nel segno del recupero misto pubblico-privato, condito con la passione di chi lo rende vivo". Francesco Bellacosa, presidente dell’associazione Orti di San Giorgio, illustra la filosofia che, all’ombra del castello medievale – poi profondamente modificato nel Rinascimento - della Spezia e di parte delle mura difensive viene abbracciata da una nutrita schiera di cittadini. In tandem con la sua vice Monica Fiorini coordina un sogno verde mescolato alla voglia di stare insieme, di applicarsi, spaziare con la fantasia, tendere una mano a chi ha più bisogno e ricongiungersi con la natura in una dimensione urbana. E non è un caso che il motto di questa realtà sia "l’orto come presidio delle idee da diffondere e coltivare in città".

Nato alla fine del 2011 da un gruppo di amici, il progetto conta oggi un centinaio di soci e ha recuperato un’area degradata di circa 5.000 mq, risanata con importanti lavori finanziati da fondi pubblici-privati, data in concessione per 9 anni dal Comune all’associazione nel 2015. In questo scrigno verde sul colle del Poggio, chiamato Parco delle Clarisse, oggi è una realtà il "community garden", vivo grazie a condivisione e cooperazione. "Tutti insieme si zappa, si semina, si annaffia e ci si prende cura di un bene comune; 2.500 mq circa sono stati destinati a parco pubblico piantumato con arbusti tipici della macchia mediterranea, si aggiungono un punto ristoro – per cui l’associazione è alla ricerca di un nuovo gestore, ndr - , un birdgarden e un fruttetooliveto. Nei restanti 2.500 mq disposti su tre piane, visitabili su appuntamento, hanno trovato sede gli orti urbani, gli orti scolastici ed un aranceto" spiega Bellacosa. Sono una quarantina i "cassoni" autocostruiti affidati ad altrettanti soci ortolani, che possono imparare dalle lezioni mensili aperte anche alla cittadinanza di una socia agronoma. E non mancano i prodotti pregiati come olio extra vergine d’oliva e zafferano, colture inconsuete quali il pernambucco. Impreziosiscono questo scrigno green eventi, concerti, presentazioni di libri, mercatini, convegni: fioriscono le piante, è rifiorito il Parco delle Clarisse.