Strumenti e protagonisti I robot che fanno cinema

Il festival e la rassegna cinematografica: ne parla il presidente regionale di Agis

Strumenti e protagonisti  I robot che fanno cinema

Strumenti e protagonisti I robot che fanno cinema

PISA

Da Metropolis, correva l’anno 1927 quando un’androide sobillò la rivolta di un gruppo di lavoratori, ai replicanti di Blade Runner, fino a 2001 Odissea nello Spazio, i robot si miscelano alla settima arte come vera coscienza culturale nel cinema, la ‘macchina dei sogni’ per eccellenza.

Giovanni Lippi, presidente regionale di Agis (associazione generale italiana spettacolo), in 100 anni la robotica si è fatta uno strumento a uso del cinema ma anche luogo narrativo in cui l’intelligenza artificiale è figura centrale. Come è mutato il linguaggio nel cinema grazie al sodalizio con i robot?

"Strumenti e protagonisti: ecco cosa rappresentano i robot nel cinema. Perché da un lato vengono usati, pensiamo a Spielberg, come aiuto nel momento filmico, dall’altra parte, restando nel perimetro dei grandi capolavori, si fanno essi stessi protagonisti, Kubrick ce ne ha dato un alto esempio. Diventano attori, registi, sceneggiatori. Diventano la narrazione di un film".

Il Festival della Robotica ospiterà una rassegna cinematografica in tre location cittadine, Lantieri, Isola Verde e Odeon: si può superare quel cortocircuito scatenato dalla pandemia che ha reciso il rapporto con il pubblico in sala?

"Il cinema è un grande spazio che è sempre entrato nella vita di tutti. E’ nel nostro Dna, le sale cinematografiche sono come agorà. Luoghi vitali, di socialità. E il Festival della Robotica dimostrana grande apertura al pubblico con una una rassegna di tipo cinematografico. E’ essenziale che il pubblico sia ‘rieducato’ e riavvicinato al grande schermo".

Il linguaggio cinematografico fa parte del vivere comune. È la citazione, il lessico quotidiano, ma anche la rappresentazione di ciò che potremmo essere, in un futuro non ancora definito. E il cinema, è visione sul futuro. A tratti così realistica da apparire incredibile, se pensiamo a pellicole in cui il mondo robotico è stato antesignano di un mondo che ancora doveva accadere.

"E’ tanto sconvolgente quanto vero. è la bellezza intrinseca che mai sfiorirà nel cinema. E’ quella capacità unica di captare qualcosa: il cinema ha una visione e una curiosità che, grazie ai film dove abbiamo protagonisti androidi o robot, è stato annunciato ciò che sarebbe accaduto circa 50 anni dopo". E ora cosa si aspetta? "Ovvio: che l’intelligenza artificiale ci mostri come sarà il mondo fra un centinaio di anni". I.P.